"E' Pasqua, tutti sono buoni"
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
fedeli alla tomba di Giuseppe
Cari amici,
ecco una notizia pasquale che non trovate sui giornali italiani. Stamattina all'alba quindici hassidim di Brazlav (un gruppo religioso ebraico molto popolare in Israele) su tre macchine, colpevoli di essere andati a pregare sulla tomba di Giuseppe, vicino a Nablus, sono state inseguite e colpite dal fuoco di un gruppo di palestinesi su una jeep: almeno uno è morto e diversi altri sono stati feriti. La tomba di Giuseppe è un luogo molto pericoloso: durante la "seconda intifada", undici anni fa, un poliziotto israeliano fu ucciso dopo che una folla di palestinesi diede l'assalto al luogo, distruggendo la piccola sala di studio che vi aveva sede e bruciandone i libri. Nel 2009 ci fu invece un episodio di vandalismo in cui il monumento fu sporcato con graffiti insultanti.
L'incidente di oggi ha una gravità maggiore, non solo per il sangue versato e per il fatto che riguarda anche la libertà religiosa – che i governanti arabi in terra di Israele non hanno mai garantito, negando per esempio l'accesso al Kotel (il "muro del pianto" che è il luogo più importante per gli ebrei dopo la distruzione del Tempio) quando Gerusalemme era occupata dai giordani. Il fatto è che l'agguato è stato condotto dalla polizia dell'autorità palestinese, quella addestrata dagli americani che dovrebbe dimostrare la capacità dell'AP di mantenere la legge e l'ordine e in prospettiva di essere uno stato. E che esso è stato coperto dalle autorità palestinesi: "si tratta di un incidente di sicurezza, non di terrorismo", ha dichiarato infatti il governatore di Nablus, Jabril al Bahri. (http://www.jpost.com/Home/Article.aspx?id=217694).
Questa è dunque la sicurezza e l'autonomia palestinese, che piace tanto a Sarkozy e all'unione europea e magari anche a Obama: il diritto di fucilare dei pellegrini che senza far male a nessuno, erano andati a pregare su un antichissimo sito funebre. Questa è la libertà di religione dell'Autorità Palestinese. Ricordiamocene quando si dirà che essa è matura per fare uno stato; perché sarà uno stato Judenrein, ansioso di spargere sangue ebraico e con i diritti civili in stile siriano.
Ugo Volli
PS: Altre notizie fresche che non leggerete sui giornali di oggi: una deputata tedesca del gruppo della sinistra – quella Inge Höger famosa per essere stata sulla Mavi Marmara – ha dichiarato che il mandante dell'assassinio di Arrigoni e di quello dell'attore Juliano Mer-Khamis, entrambi uccisi dichiaratamente da estremisti palestinesi, è Israele, in quanto fonte di tutti i mali (http://www.jpost.com/International/Article.aspx?id=217667) . Sia l'autorità palestinese che Hamas hanno rifiutato qualunque piano di pace che non comporti il "ritorno dei rifugiati" cioè la distruzione di Israele (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=217641). Il che significa che chi si illude che il riconoscimento di uno stato palestinese sulle linee di armistizio del '49, secondo le linee dell'Unione Europea e del probabile piano americano, potrebbe chiudere il conflitto fra Israele e palestinesi, è ufficialmente avvertito che le cose non andranno affato così.Temo che ne dovremo riparlare a lungo.
uv