lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.04.2011 Siria: Bashar al Assad promette le riforme, ma continua a sparare sulla folla
Cronaca di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 aprile 2011
Pagina: 17
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Assad revoca le leggi speciali, ma la polizia fa strage a Homs»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/04/2011, a pag. 17, l'articolo di Davide Frattini dal titolo " Assad revoca le leggi speciali, ma la polizia fa strage a Homs ".

I ministri hanno preso appunti come allievi diligenti. Senza guardarlo negli occhi, senza intervenire. E da studenti hanno eseguito il compito assegnato: il presidente Bashar Assad lo aveva chiesto nel discorso di sabato e ieri sono stati presentati i tre progetti per abolire lo stato d’emergenza in vigore da 48 anni. Adesso manca la sua firma. La televisione di Stato alterna l’annuncio delle riforme alle notizie di «un complotto salafita» che vorrebbe destabilizzare la Siria. Sei militari sarebbero stati uccisi a Homs, gli estremisti avrebbero freddato tre bambini e avrebbero assaltato due stazioni di polizia. Anche l’opposizione e le organizzazioni per i diritti umani raccontano di sparatorie a Homs, le vittime però sono i manifestanti, almeno dieci sarebbero stati ammazzati dalle squadre del regime. La polizia ha arrestato il dissidente Mahmmoud Issa. E con un raid all’alba ha svuotato la piazza più grande della città industriale. Nell’assalto sarebbero morti altri quattro dimostranti. Qui il movimento d’opposizione ha cercato di replicare la strategia adottata dagli egiziani in piazza Tahrir: creare uno spazio protetto, dove mantenere un’adunata permanente. La propaganda attorno alla cospirazione salafita sembra voler preparare i siriani alle leggi anti-terrorismo che dovrebbero essere introdotte «per assicurare la sicurezza dei cittadini e la stabilità della nazione» . Il ministero degli Interni ha minacciato chi scende in strada: «Viene vietato ogni tipo di manifestazione o raduno, qualunque sia la causa per la quale sono organizzati» . Uno dei tre progetti di legge dovrebbe permettere «cortei pacifici» , ma solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla polizia. Il governo propone anche di abolire la Corte suprema per la sicurezza dello Stato, il tribunale creato nel 1968 come strumento della repressione. Il terzo passaggio è l’abolizione dello stato d’emergenza, che fa da giustificazione alle norme speciali, agli arresti arbitrari e agli abusi contro gli oppositori. I manifestanti chiedono di più: lo smantellamento degli apparati di sicurezza e l’apertura del sistema politico, da sempre esclusiva del Baath. Gli slogan ripetono: «Vogliamo la caduta del regime» . Assad ha promesso di dare spazio ai sindacati e alle organizzazioni dei cittadini. Perché nascano nuove formazioni deve cambiare l’articolo 8 della Costituzione, quello che garantisce l’esclusiva al partito di regime. «La gente in strada sta su un pianeta— dice al New York Times l’attivista Wissam Tarif —, il presidente e i suoi fedelissimi su un altro» .

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT