Voglio esprimere i miei auguri di Pesah a tutta "Informazione corretta", e idealmente ma con tutto il cuore a Israele. Pesah è la festa della liberazione. Quando Israele potrà essere libero dal pericolo crescente, e anche dallo stillicidio dell'insicurezza, e dall'ingiustizia profonda di subire la violenza, il pregiudizio e l'odio? Quando sarà sconfitto l'odio antiisraeliano e antiebraico che minaccia fortemente e concretamente tutti i giorni, sempre più, la vita, la sicurezza e la serenità degli ebrei nel mondo? Quando i cristiani smetteranno di essere perseguitati nei paesi islamici? E quando i molti cristiani che li hanno smetteranno di avere pregiudizi, e peggio, nei confronti di Israele e degli ebrei? Quando l'opinione pubblica occidentale smetterà di essere sorda, cieca, autolesionista, praticamente suicida, di fronte all'islam? Quando smetteremo di subire l'invasione islamica che, da decenni, rischia di essere sempre più la morte dei valori occidentali a casa nostra? Quando ci ribelleremo tutti, e non soltanto alcuni, all'informazione dominante, quella scorretta, che avviluppa e soffoca il nostro poter conoscere e comprendere la verità dei fatti? E come ribellarci, in nome della libertà e della democrazia, e ribellarci in grande, se l'informazione falsa e falsata ha preso piede nella maggior parte dei mezzi e dei poteri? Come l'occidente può accrescere la propria libertà, vigilare per essa, curarla, salvarla, se la possibilità di conoscere i fatti veri si restringe sempre di più, ed è la missione di pochi eroi con pochi mezzi? Quando l'occidente rifletterà seriamente sulla vita che -con tanta acquiescenza, ingenuità, codardia, ignoranza, buonismo, 'politicamente corretto'; oppure con cinismo cieco e con intrecci avvelenati e planetari di poteri e di scopi più grandi di noi; oppure coi fanatismi interni dai quali l'anima e la vita dell'occidente si sono tutt'altro che liberate compiutamente- sta preparando ai propri figli, e soprattutto alle proprie figlie? Quando benediremo Israele per la sua vita, per la sua forza, per la sua resistenza, per la speranza che è e che dà? E quando ci renderemo conto che la sua vita è la nostra vita, che Israele siamo veramente anche noi, e che anzi Israele in vari modi sta combattendo al posto nostro? Questa è una guerra che ha vicino nel tempo lo spettro atomico e ha vicino nello spazio la possibilità del terrorismo su ogni terra di libertà: ma si deve combattere e vincere (non si può che vincerla per continuare a essere liberi, in definitiva a esistere) arginando l'invasione, che è anche invasione giuridica e culturale, e comunicando strenuamente la verità. Per quest'ultima cosa onoro anche "Informazione corretta" e tutti coloro che si comportano come questo piccolo sito che non esito a definire eroico. La ragione e il cuore benedicono Israele e i suoi amici. Che questo diventi chiaro per tutti! I moniti della storia passata soffiano verso noi tutti, urgenti e chiari: ascoltiamoli, apriamo gli occhi, mettiamone in pratica gli insegnamenti: riconosciamo i segni, già dilagati, e agiamo, prima che le tragedie del passato diventino nuovamente il futuro degli ebrei e di noi tutti! Fermare in occidente le invasioni islamiche (l'islam non è il solo pericolo nelle nostre società, ovviamente, ma è il principale) di qualunque tipo, territoriali, giuridiche e culturali. Comunicare i fatti veri (e potenziare le opportune tecnologie). Essere solidali con Israele, essere grati a Israele; sostenerlo e aiutarlo, perché Israele è forte e motivato, ma non onnipotente! Se non faremo queste cose, non verrà mai Pesah per il mondo libero, e saremo rapidamente sempre più schiavi, e lo saranno i nostri figli se pure ci saranno. Che sia davvero Pesah! Pasqua di libertà! (E anche per Pesah un pensiero, dolente, costante, e un augurio disperato ma tenace di liberazione, per un figlio di Israele e ormai di noi tutti, per Gilad) Angela (cristiana che ama Israele e la libertà)