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E' stato ucciso Vittorio Arrigoni, il 36enne pacifista italiano rapito mercoledì nella Striscia di Gaza. I miliziani salafiti lo hanno strangolato, forse con un cavo metallico, e il suo cadavere e' stato scoperto dalle forze di sicurezza di Hamas in un'irruzione notturna in un appartamento nel nord di Gaza City, ucciso ben prima dello scadere dell’ultimatum. Anche il giovanissimo pacifista Frammartino era stato ucciso, lui però a Gerusalemme est da un giovanissimo palestinese in quanto scambiato per un ebreo, come ha specificato il padre di Frammartino, giustificando l’assassino. Gli ebrei sono colpevoli a prescindere: suo figlio era stato scambiato per un ebreo, quindi si giustifica l’assassinio. Non è il momento con un cadavere ancora caldo e una famiglia in lacrime, non è il momento, lo so, ma non è mai il momento, e forse non è vero che non è il momento. E’ il momento. ANZI IL MOMENTO ERA UN INFINITO NUMERO DI MOMENTI FA, E LO ABBIAMO FOLLEMENTE RIMANDATO. Quindi è il momento. Che accidenti fanno i pacifisti in soccorso ai più tremendi e genocidari terroristi del pianeta? La loro anima pacifista non potrebbero esprimerla andando a soccorrere il Tibet, i cristiani in Egitto o quelli in Nigeria? Vittorio Arrigoni è arrivato nel suo odio per Israele a dolersi che Hitler non abbia fatto più vittime. La sua idea di pace era una pace genocidaria: con la scomparsa di Israele si sarebbe avuta la pace. Bastava cancellare un popolo: dove è il problema? È il giornalista che ha inventato la calunnia dell’uso del fosforo bianco a Gaza: chi ricorda le smentite? Perché una persona che odia un popolo e vuole cancellarlo dalla faccia del pianeta viene definita un pacifista? Perché l’ideale sarebbe che Israele resti ferma e in pace mentre la annientano: restiamo umani, era il motto di Arrigoni. Vuol dire restiamo buoni e fermi mentre ci ammazzano. Lui lo ha fatto. Un esempio per tutti noi: la fine che faremo se restiamo disarmati e imbelli davanti al terrorismo. Grazie Arrigoni per questa preziosa lezione. Il terrorismo lo si combatte con le armi. Grazie, ora grazie a te lo sappiamo. Sono assolutamente certa che Arrigoni fino all’ultimo istante ha maledetto Israele. Che ha benedetto i suoi assassini come degli innocenti bimbi che non lo avevano capito. Noi avevamo smesso di danzare. Abbiamo reagito al terrorismo palestinese alleandoci con lui e odiando Israele. Abbiamo risposto alle bombe di Madrid con una oceanica piazza dove un’oceanica folla ha latrato il suo odio non contro i terroristi, ma contro chi cerca di combatterli, Abbiamo risposto all’assassinio di Frammartino fiondandoci a spiegare che l’assassino aveva scambiato Frammartino per un israeliano, quindi era da comprendere, affermazione fatta dal padre del ragazzo e da Bertinotti. Ma adesso le cose stanno cambiando. Sono sempre di più gli europei che si stanno svegliando. Il governo italiano ha espresso orrore e disprezzo. Per la prima volta le uniche due parole degna del terrorismo vengono usate. La mia domanda è: chi è l’idiota che manda in giro questi sprovveduti e con quali soldi? Sono per caso i soldi dei contribuenti che grazie a strane associazioni senza lucro, quindi buone per antonomasia, arrivano fino a finanziare i viaggi dei Frammartino e degli Arrigoni? Esattamente in cosa la presenza di Frammartino in Cisgiordania e quella di Arrgoni a Gaza ha reso il mondo migliore? ************************** Ovviamente, l'organizzazione di cui faceva parte Arrigoni si è affrettata ad indicare "precise responsabilità politiche e morali" da attribuirsi allo stato di Israele con la complicità del governo Italiano connivente. Neanche di fronte alla tragedia la loro "obbiettività" viene meno. Fonte: Virgilio notizie ****************************
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