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3 lettere: a T.Ben Jelloun, UDG, Ansa 12/04/2011

A: rubrica.lettere@repubblica.it
Conversazione: Per Tehar Ben Jelloun Oggetto

 L’articolo da lei firmato è purtroppo smentito, dalla prima all'ultima parola, dalla realtà dei fatti; bastano pochi esempi a dimostrarlo (anche se potrei dilungarmi parecchio). Lei scrive: “Qualche militante dei Fratelli musulmani ha cercato di salire in corsa sul treno della rivoluzione, ma gli hanno fatto capire che non era aria”; in realtà, appena caduto Mubarak i dirigenti dei Fratelli Musulmani si sono impadroniti della piazza ed hanno impedito l’accesso a coloro che per tanti giorni avevano coraggiosamente manifestato - e questi, a differenza delle sue chiacchiere, sono fatti documentati. Poi lei aggiunge: “I Fratelli musulmani si sono ritrovati superati, marginalizzati, più nessuno credeva alle loro litanie ... Oggi queste stime (20% dei voti) sono riviste al ribasso”; i risultati del recente referendum sembrano parlare in tutt’altro modo. Mi fermo qui, per amore di concisione, ma potrei allo stesso modo smentire ogni singola affermazione da lei fatta nel suo articolo. Mi limito ad invitarla a riflettere sulla ragione che spinge oggi, dopo la rivoluzione, tanti copti ad abbandonare le terre dove vissero da sempre, atterriti da attacchi quotidiani che distruggono i loro beni ed uccidono tanti di loro.
Saluti
Emanuel Segre Amar

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A: lettere@unita.it
Conversazione: Per Umberto De Giovannangeli 

 Lei nel suo articolo odierno ha fatto una “attenta” contabilità delle azioni di guerra a Gaza e dintorni. Peccato che abbia omesso di ricordare gli oltre 120 razzi sparati “solo durante il week end” dalla striscia di Gaza contro zone civili israeliane. Senza scrivere queste realtà il lettore non può capire quanto succede nella zona. Inoltre lei, esperto di Medio Oriente, non può ignorare che la cifra di 1400 morti palestinesi della guerra Piombo fuso che lei cita è stata smentita da Israele ed anche dalle Nazioni Unite; anche in questo modo lei si rende colpevole di disinformare i suoi lettori. In futuro cerchi di scrivere la cifra corretta, che è di circa 700 morti, dei quali ben pochi civili (parecchi dei quali uccisi perché usati da Hamas come scudi umani).
Emanuel Segre Amar

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A: Conversazione: Per il direttore ANSA:
 redazione.internet@ansa.it


 Sotto il titolo: "MO: Gaza, raid uccide esponente di Hamas", voi riportate quanto denunciato da medici palestinesi (parole vostre). Se solamente voi aveste l’onestà di ascoltare anche le dichiarazioni ufficiali della controparte, come sarebbe doveroso da parte vostra, avreste dovuto scrivere degli “oltre 120 razzi sparati durante il week end da Gaza contro il territorio civile di Israele”. Perfino i TG locali lo hanno comunicato. Se aveste tale onestà il vostro titolo sarebbe stato del tutto diverso. Inoltre voi non spiegate a quale terrorista fate riferimento, essendo più di uno i terroristi per fortuna uccisi ieri; alludete forse a quello implicato nel rapimento di Gilad Shalit? In tal caso vi è da sperare che, anche in questo caso, Israele riesca ad eliminarli tutti, come avvenne coi terroristi delle Olimpiadi di Monaco. La questione è molto semplice: il regime, internazionalmente riconosciuto come terrorista, di Hamas continua a sparare razzi contro i civili israeliani; Israele risponde con attacchi, il più mirati possibili, contro i capi di Hamas (“esponente di Hamas”). Solo una posizione preconcetta, inaccettabile per un’agenzia il cui compito, in teoria, dovrebbe essere quello di informare, può portare a scrivere le parole da voi scritte. Emanuel Segre Amar


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