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Ugo Volli
Cartoline
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Diventate fan anche voi 12/04/2011

Diventate fan anche voi



Cari amici, credo che ci siamo tutti un po' distratti con queste storie di libici e di yemeniti e stiamo perdendo di vista il fatto che per il mondo è importante solo il conflitto israelo-palestinese, voglio dire l'eroica Resistenza del popolo palestinese contro l'occupazione sionista. E quando parlo di Resistenza, con la erre maiuscola, naturalmente alludo a Hamas, che purtroppo non ha la lettera erre nel nome, ma lo stesso resiste, resiste fortissimamemente. Quanto fortemente lo potete vedere esaminando la lista dei loro attacchi missilistici su Israele (http://en.wikipedia.org/wiki/Palestinian_rocket_attacks_on_Israel) e in particolare quella degli attacchi del 2011, aggiornata fino all'altro ieri (http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Palestinian_rocket_attacks_on_Israel,_2011). Anche se siete degli schifosi reazionari filosionisti come me, converrete che si tratta di un elenco imponente, che denota un'operosità, anzi un'alacrità degna di peggior causa. Pensate se invece di sparacchiare addosso alla gente, magari agli scolari, gli hamasiani si fossero fatti venir voglia di lavorare: loro sarebbero ricchissimi e magari noi tutti disoccupati per esaurimento del lavoro disponibile.

Per fortuna gli hamasiani senza erre hanno un meraviglioso statuto (http://www.mideastweb.org/hamas.htm), il cui articolo 6 dice fra l'altro che il movimento lotta "per issare la bandiera di Allah su ogni centimetro della Palestina". Come avrebbe commentato quell'altro alacre antisionista di Charles de Gaulle, è un "vaste programme". Ogni centimetro, pensate voi,  fa diecimila bandiere a metro quadro. Anche se fosse solo ogni pollice, come dice la versione inglese, sarebbero comunque duemilacinquecento circa. Se poi vedete la questione sul piano pratico, naturalmente quel pollice o centimetro devono conquistarselo, poveri cari, anche a Tel Aviv o a Haifa, e non è certo facilissimo: per ora si limitano a bombardarlo, a farlo esplodere, a imbeverlo di sangue: segno sicuro di amore. Insomma, non hanno tempo da perdere per lavorare. Stanno lì, confezionano razzetti, marciano a passo di parata, tendono agguati, si pavoneggiano un po', insomma tutto salvo che andare nei campi e nelle officine. Anche perché, come dicono dalle mie parti, "lavorar fa mal de schiena". Se volete una verifica, vi invito a entusiasmarvi per questo magnifico video, da loro stessi girato, che mostra tutta la poesia della loro preparazione:  http://www.onejerusalem.org/2011/03/hamas-in-their-own-words.php .

Immagino che a questo punto sarete preoccupati: se questi sono così perfetti, i loro concittadini li invidieranno e avranno ritegno ad appoggiarli: non c'è niente come essere perfetti per suscitare antipatia. E invece no. Pensate che il più recente sondaggio d'opinione palestinese, datato marzo 2011 (http://www.kas.de/palaestinensische-gebiete/en/publications/22306/) in caso di elezioni presidenziali dà a Mahmoud Abbas, presidente uscente, il 55% dei voti e al loro primo ministro (di Gaza) Haniyeh il 38%, che è una bella affermazione soprattutto considerando che in questo tipo di sondaggi pochi hanno il coraggio di negare il loro appoggio al candidato che è già al potere. E infatti Abbas, che non sarà proprio un fine intellettuale ma ha un'ottima esperienza su come si galleggia nel mondo dei tagliagole, non si sogna affatto di fare nuove elezioni presidenziali, anche se il suo mandato è finito due anni fa. Al massimo, forse, in autunno, si proverà a vedere se sarà possibile convocare probabilmente delle elezioni amministrative, o forse solo comunali o circoscrizionali: quando si dice avere la democrazia nel sangue...

A proposito di tagliagole, bisogna notare che il gradimento di Haniyeh supera addirittura – 38 a 33 - quello dei palestinesi entusiasti della strage di Itamar, che sono per l'appunto un terzo della popolazione (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=215385).  Non è meraviglioso? Solo un popolo di alta spiritualità sarebbe capace di questo eroico consenso. Del resto, perché se no Hamas si vanterebbe esplicitamente di essere stata lei ad aver bombardato con un razzo uno scuolabus, l'altro ieri? (http://elderofziyon.blogspot.com/2011/04/hamas-takes-credit-for-bombing.html). Insomma, smettete di distrarvi ad approvare strani ribelli libici, disordinati abbastanza da prenderle dai mercenari di Gheddafi ma capaci di tenere in volo elicotteri e aerei Mig, che non sono proprio capacità che si improvvisino dalla sera alla mattina. Smettete di entusiasmarvi per i Fratelli Musulmani d'Egitto, di cui Hamas è la branca più promettente. Dedicatevi al centro focale della lotta per la liberazione dei popoli, diventando anche voi fan di Hamas!

Ugo Volli


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