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Libero Rassegna Stampa
07.04.2011 Bashar al Assad cerca di placare le proteste accordandosi con gli islamisti
sì al velo nelle scuole. Cronaca di Simona Verrazzo

Testata: Libero
Data: 07 aprile 2011
Pagina: 19
Autore: Simona Verrazzo
Titolo: «Assad ammicca agli islamici: sì al velo nelle scuole»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 07/04/2011, a pag. 19, l'articolo di Simona Verrazzo dal titolo " Assad ammicca agli islamici: sì al velo nelle scuole ".


Bashar al Assad

La “svolta” promessa dal presidente- dittatore Bashar al-Assad per placare la rivolta in Siria è molto semplice: scendere a patti con il fondamentalismo islamico. Dietro le proteste ci sono infatti i Fratelli Musulmani e per il tiranno è più semplice accordarsi con gli elementi estremisti piuttosto che dar credito alle (esigue) istanze liberali. Ieri, per riconquistare il consenso popolare offuscato dalla recente sollevazione Assad ha sferrato un colpo durissimo alla laicità dello Stato, pilastro della politica del partito unico Baath. Secondo l’agenzia d’infor - mazione ufficiale Sana, il ministero dell’Istruzione ha infatti revocato il divieto per le insegnanti di indossare il niqab, il velo islamico semi-integrale che lascia scoperti solo gli occhi. Le autorità, inoltre, hanno chiuso l’unico Casinò del Paese, che aveva aperto a Damasco a Natale. Costruito lungo la strada per l’aeroporto internazionale, il Casinò attrezzato per i giochi tradizionali come roulette, baccarat, blackjack e slot machine, aveva sollevato un’ondata di polemiche tra gli strati più conservatori della società siriana che, oltre al gioco d’azzardo, condannavano anche la possibilità di bere bevande alcoliche all’interno. Ledecisioni delgovernosono untentativo di attirare il consenso della maggioranza musulmana che vive in Siria, mentre Assad - che oggi ha annunciato un discorso al parlamento - aveva annunciato nei giorni scorsi un pacchetto di riforme per soddisfare le richieste dall’opposizione tra le quali figurano la revoca della legge d’emergenza in vigore dal 1963, misure anti-corruzione e l’aumento degli stipendi per i dipendenti pubblici. Soprattutto la decisione di permettere di indossare il niqab nelle scuole è destinata a far discutere. Solo nel luglio scorso, infatti, Damasco aveva votato un provvedimento che metteva fuori legge il velo. Circa 1200 insegnanti erano state costrette a lasciare il loro lavoro e assegnate a un nuovo incarico nella Pubblica Amministrazione.

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