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Il Fatto Quotidiano Rassegna Stampa
05.04.2011 Il Fatto Quotidiano filo Eichmann
le sue vittime non contano nulla ?

Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 05 aprile 2011
Pagina: 11
Autore: Redazione del Fatto Quotidiano
Titolo: «Eichmann, riemerge lo scontro sull'esecuzione»

Riportiamo dal FATTO QUOTIDIANO di oggi, 05/04/2011, a pag. 11, l'articolo dal titolo "Eichmann, riemerge lo scontro sull'esecuzione".


Adolf Eichmann

L'articolo non è firmato, ma il suo autore ha preferito descrivere il caso Eichmann partendo dalla fine, anzichè dal principio : " Eichmann, rintracciato nel 1960 dal Mossad in Argentina, dove si era rifugiato nel' 50 con falsi documenti rilasciatigli in Italia, fu catturato con azione da commando e tu portato in Israele per esservi processato, condannato, giustiziato.". Solo dopo qualche riga viene descritto per quale motivo era ricercato.
Adolf Eichmann era un criminale nazista, uno dei responsabili del genocidio degli ebrei, per questo è stato regolarmente processato e condannato.
Il dibattito sulla pena di morte, a posteriori, merita sul serio tutto questo spazio?
L'articolo sembra quasi cercare di impietosire il lettore, povero Eichmann, era scappato in Argentina, ma non è riuscito a sfuggire agli agenti del Mossad che l'hanno trascinato con un'operazione da commando in Israele per farlo giustiziare. E' questo il ritratto di Eichmann? Non contano nulla le sue vittime? E il fatto che sia scappato per sottrarsi al processo?
Ecco l'articolo:

Nel giorno in cui Israele ripropone, In dichiarazioni del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, il volto dell'intransigenza, sul riconoscimento di uno Stato palestinese, dagli Archivi di Stato emerge un'anima ebrea travagliata e combattuta: documenti ora pubblicati rivelano che l'impiccagione nel 1962 del gerarca nazista Adolf Eichman fu al centro di un dibattito nazionale, fuori e dentro il governo dell'allora premiersen Gurion, sull'opportunità o meno di eseguire la condanna a morte pronunciata nel 1961. Eichmann, rintracciato nel 1960 dal Mossad in Argentina, dove si era rifugiato nel' 50 con falsi documenti rilasciatigli in Italia, fu catturato con azione da commando e tu portato in Israele per esservi processato, condannato, giustiziato. La pubblicazione su Internet di molti documenti originali da parte degli Archivi di Stato israeliani avviene nell'imminenza del 50 anniversario dell'apertura del processo, I' 11 aprile 1961. I testi gettano squa rci di luce sulle circostanze della cattura, del giudizio, della condanna e dell'esecuzione di uno dei responsabili dell'organizzazione della cosiddetta "soluzione finale" della questione ebraica, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Eichmann, che era un ufficiale delle Ss, organizzò i convogli ferroviari che trasportarono ebrei ed altri deportati verso i campi di sterminio. II processo ad Eichmann "resta - afferma la direzione degli Archivi - una pietra miliare nella storia di Israele e nell'atteggiamento degli israeliani sull'Olocausto". I testi riguardano anche le ripercussioni diplomatiche dell'irrituale arresto e l'atteggiamento del governo di Ben Gurion sulla copertura mediatica dell'evento, la condanna e l'esecuzione. Proprio all'approssimarsi dell'esecuzione si aprì un dibattito persino aspro sulla opportunità di mettere, o meno, a morte Eichmann. Dirigenti politici come Levy Eshkol e Yosef Burg, filosofi come Martin Buber e Na-tan Rothenstreich e la "poetessa nazionale" Lea Goldberg erano contrari: gli intellettuali, in extremis, chiesero un atto di clemenza al capo dello Stato Yitzhak Ben Zvi, ma prevalse la linea dell'Intransigenza del premier Ben Gurion: Eichmann fu impiccato ll 31 maggio 1962 e le sue ceneri furono disperse in mare.

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