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Ugo Volli
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Storie di premi, di festival, e di cioccolata 04/04/2011

Storie di premi, di festival, e di cioccolata


Jean Ziegler

Nelson Mandela, i bambini di Palestina, i popoli indigeni d'America, l'ex presidente algerino Ben Bella, il capo notoriamente antisemita dell'organizzazione americana "Nation of Islam" Louis Farrakhan,  Fidel Castro, i bambini dell'Iraq, il francese convertito all'Islam e notoriamente antisemita e negazionista anche lui Roger Garaudy, lo svizzero Jean Ziegler, il caudillo venezuelano Hugo Chavez, il boliviano Evo Morales, l'ex leader socialista maltese Don Mintoff, il presidente nicaraguense Daniel Ortega, e last but not least il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan.

Vi dice qualcosa questa lista? E' tratta dall'elenco dei laureati dell' "Al-Gaddafi International Prize for Human Rights", ognuno vincitore di 250 mila dollari destinati da una fondazione stabilita dal colonnello libico nell'89 (http://en.wikipedia.org/wiki/Al-Gaddafi_International_Prize_for_Human_Rights). Il grande cerimoniere e consulente di questo "contraltare del Premio Nobel, perpetua umiliazione del Terzo Mondo" è stato lo svizzero Jean Ziegler, grande difensore di Cuba, del dittatore etiopico Megistu, di quello dello Zimbabwe Megistu; grande nemico degli Stati Uniti ("una dittatura imperialista colpevole fra le altre cose di genocidio del popolo cubano per mezzo dell'embargo commerciale") e di Israele ("regime coloniale e occupazione militare illegale") e della Nestlé (colpevole di promuovere il suo latte condensato).

Ziegler è una persona interessante, potremmo dire il prototipo assoluto del terzomondista  fanatico e nemico dell'Europa – pur essendoci nato e vivendoci bene. Di mestiere fa naturalmente il burocrate delle Nazioni Unite, vertice assoluto della sua ideologia. In particolare, non sapendo nulla di agricoltura, biologia, coltivazione, medicina (si dice "sociologo"), ha fatto la sua carriera come "special rapporteur" o referente sul cibo della commissione diritti umani dell'Onu, la quale naturalmente è indifferente all'esistenza di un'intera agenzia dell'Onu sul problema alimentare, la Fao che ha sede a Roma: gli impieghi ben pagati vanno certamente moltiplicati praeter necessitatem, alla faccia di Ockham, specie se si tratta di dar da mangiare a ideologi, politici e intellettuali antioccidentali.

Non vi annoierò con i dettagli della carriera di Ziegler, che è assolutamente esemplare, una specie di Julien Sorel del terzomondismo. Se volete dilettarvi, li trovate qui:  http://en.wikipedia.org/wiki/Jean_Ziegler . Bisogna solo tener presente il legame con Gheddafi, perché di questi tempi incomincia a pesare. E' vero che la Libia, come l'Iran e la maggior parte degli altri stati che a Ziegler piacciono tantissimo, è stata a lungo membro della commissione diritti umani dell'Onu, di cui Ziegler è dipendente; ma non spingeremo il nostro disprezzo per lui a credere che le sue convinzioni dipendano da questo, che per esempio la difesa della splendida democrazia di Cuba contro l'aggressione americana dipenda dal fatto che anche Cuba sia con pieno merito membro della sullodata commissione.

Resta il fatto che però imbarazzante un consulente della commissione dell'Onu amico di Gheddafi da quarant'anni (http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=482974&idsezione=9&idsito=1&idtipo=290) , anche se oggi ha cambiato parere e approva l'intervento della coalizione occidentale (http://teleticino.ch/articolo.aspx?id=221543&rubrica=15) , sicché il buon sociologo svizzero ha subito in questi giorni l'umiliazione dei veder cancellato il suo discorso d'apertura al prossimo Festival di Salisburgo, proprio per questa amicizia imbarazzante. E' una vittoria (http://www.ruthfullyyours.com/2011/04/01/victory-salzburg-festival-cancels-speech-by-u-n-rights-official-over-qaddafi-ties/) ? Possiamo sperare che incomincino a contare anche le sue amicizie con Castro, Mugabe, Megistu, Garaudy e quant'altro? Ma no, non esageriamo, non confondiamo i desideri e la realtà: i cattivi maestri trovano sempre un podio e un pubblico pronti a idolatrare il loro "coraggio". Ne conosciamo tanti in Italia di tipi così... che continuano a parlare, a parlare, totalmente indifferenti ai fatti. Sono fatti di gomma. Anche Ziegler, se non parlerà a Salisburgo, troverà un comune italiano dall'anima progressista che gli darà un'aula e magari un premio. In fondo anche la fondazione Pio Manzù gli ha assegnato qualche tempo fa la prestigiosa "Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana", che hanno avuto anche Gorbaciov e Deepak Chopra, che se non lo sapete, è "uno dei più lucidi e ispirati filosofi del nostro tempo... todos caballeros, si sa. Ma i rapporteurs dell'Onu, stile Goldstone, più cavalieri degli altri

Ugo Volli

PS: Avete notato chi è l'ultimo laureato dell' "Al-Gaddafi International Prize for Human Rights", la raccolta di nemici dell'Occidente non sceviri da tentazioni antisemite che citavo all'inizio? Si chiama Erdogan, ha ritirato il premio pochissimi mesi fa: un esempio di spirito democratico!

PPS: Ma se volete polemizzare dolcemente con Ziegler, un sistema c'è: andate al supermercato più vicino, procuratevi un cioccolatino Nestlé, e gustatelo alla faccia sua...


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