Il rapporto Goldstone numero due e la perfidia giudaica 03/04/2011
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli "Il rapporto Goldstone numero due e la perfidia giudaica"
Adesso se ne accorge, il farabutto!
Cari amici, avete visto? Gli ebrei sono proprio inaffidabili per la causa di Eurabia. Anche se per un momento vedono la luce della giusta causa della rivoluzione islamica mondiale, poi subito si distraggono e cambiano idea. Sto parlando naturalmente del giudice Goldstone, che ha scritto una contorta ritrattazione del rapporto da lui compilato due anni fa per condannare il comportamento di Israele nell'operazione "Piombo Fuso" a Gaza. "Se avessi saputo allora quello che so oggi, scrive il giudice sudafricano, il rapporto sarebbe stato diverso." (Trovate l'articolo qui: http://www.washingtonpost.com/opinions/reconsidering-the-goldstone-report-on-israel-and-war-crimes/2011/04/01/AFg111JC_story.html .)
E che cos'ha saputo nel frattempo? Be' che i morti di Gaza non erano per lo più innocenti bambini, come ha proclamato la propaganda per mesi, ma "combattenti" di Hamas, nel numero che diceva Israele – lo ha ammesso anche il meraviglioso movimento islamico, qualche mese fa. Ma ovviamente non bisogna mai fidarsi dei sionisti, anche quando per caso le loro parole coincidono con la verità. Però, dice Goldstone, Israele doveva aiutarci a identificare i morti: a Gaza? Perché non se li è fatti enumerare da Hamas, che li ha tanto "assistiti" e doveva avere tutti i documenti, molti di più di Israele?
Di altre cose si è accorto Goldstone. Per esempio che l'esercito israeliano ha fatto tutto il possibile per evitare di colpire i civili. Allora non lo sapeva che l'aviazione faceva cadere i volantini prima delle bombe, che telefonava a casa dei palestinesi prima degli assalti per avvertirli di andarsene, eccetera? Per esempio del fatto che Hamas e gli altri palestinesi coltivano il bellissimo sport di spedire i loro razzetti nel territorio israeliano, possibilmente su scuole, case, uffici civili. Evidentemente nessuno gliel'aveva detto. Però ora sa che si tratta di crimini di guerra. L'avesse saputo due anni fa, avrebbe scritto altre cose. Ha visto anche che l'esercito di Israele prende in considerazioni le denuncie di atrocità e le indaga – Hamas no. Non è perfidia giudaica questa?
Addirittura, dice Goldstone, bisogna considerare il fatto che Hamas e non Israele possa aver compiuto dei crimini di guerra, anzi si vanta che la sua commissione è stata la prima a pensare che anche delle entità non governative come Hamas dovrebbero obbedire alle leggi di guerra. Ma guarda che strano, quando sgozzano dei bambini piccoli fanno festa e offrono dolci per strada... non lo sa Goldstone che la resistenza sta al di là di queste piccolezze e che il jihad è molto meglio di qualunque considerazione umanitaria piccolo-borghese? Sì, lo sa, dice che è difficile che i combattenti non governativi obbediscano alle convenzioni di Ginevra... e però il nome di Gilad Shalit non gli è salito alla penna. Comunque, i governanti israeliani si sono accontentati e hanno pubblicato delle dichiarazioni del tenore, vedete, avevamo ragione noi ! (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4051053,00.html). E' proprio vero che degli ebrei non ci si può fidare per la rivoluzione, aveva ragione Stalin a mandare in Siberia anche i più ossequienti!