Gentil signor Ferrari, nell'articolo pubblicato il giorno 27, a proposito delle "rivolte che stanno travolgendo il Nord Africa ed il Medio Oriente", lei scrive: "Non si conosce la data di inizio, ma si può star certi di quanto avverrà alla fine: in un modo o nell'altro vincerà il popolo". Lei non indica a quando si riferisce con la parola "fine", ma da quanto avviene in questi giorni in Egitto, dove le donne ed i giovani scesi in piazza si sentono già traditi dai successivi sviluppi (si veda in particolare il testo della costituzione approvata una settimana fa), sembra evidente che il popolo che ha cacciato il dittatore sembra destinato a non vincere. Sarei curioso di ricevere una sua risposta in merito. Distinti saluti