IC 7 - Il commento di Alberto Cavaglion Dal 20/03/2011 al 26/03/2011
Testata: Informazione Corretta Data: 28 marzo 2011 Pagina: 1 Autore: Alberto Cavaglion Titolo: «Il commento di Alberto Cavaglion»
Il commento di Alberto Cavaglion
Alberto Cavaglion, Università di Firenze
Su quanto sta accadendo in Medio Oriente confesso di capire poco. In mezzo a tanti che dicono di aver capito tutto mi astengo dall’intervenire. Preferisco un altro tema, intorno al quale l’informazione non sempre è corretta. Parlo del rapporto fra Israele e scrittori. Non si era ancora spenta l’eco del Premio Gerusalemme 2011 attribuito a Ian Mc Ewan, che subito è venuta l’intervista, sempre da Gerusalemme, di Umberto Eco sul piccolo Adolf di Arcore. Il vero discrimine è sempre fra chi scrive dopo essere andato e chi scrive (o spesso predica) senza esserci mai andato. Mc Ewan, da questo punto di vista, è stato coerente. Lo esortavano a boicottare il premio e lui è andato lo stesso: quindi le sue critiche mi sono sembrate corrette. Su Eco mi astengo, perché gli scrittori italiani che visitano Israele pensando al Cavaliere mi deludono. Sono di palato buono: ho in mente le poesie “Israele” di Pasolini, che soggiornò alcune settimane in Galilea e difese Israele nel 1967. Ai tempi della crisi di Gaza, Roberto Saviano aveva avuto il coraggio di andare a Sderot e chiedersi se abitare lì fosse meglio che a Secondigliano. In rete si vedono ancora gli insulti che s’è preso dopo le cose intelligenti che ha detto. In questi ultimi giorni Saviano mi ha deluso. Quello che ha detto in tv (e poi stampato in volume) su Benedetto Croce e il terremoto di Casamicciola è peggio di uno scivolone. E’ una manciata di fango gratuita. Mettere sullo stesso piano l’agonia di un uomo e gli infami costruttori della Casa dello Studente dell’Aquila è cosa turpe. Su Israele, invece, ha taciuto. Se, nei monologhi lunghissimi che ha concepito, avesse lasciato riposare in pace Croce e avesse ripetuto una sola delle nobili frasi che pronunciò al suo ritorno da Israele “ci sarebbe bastato”.