Copia di e-mail inviata al direttore del Corriere della Sera:
Gentile Direttore,
purtroppo anche oggi il Corriere, per colpa di Francesco Battistini, inganna
i suoi lettori.
Scrive infatti Battistini, a proposito dell'ex presidente Katsav: "finirà in
una cella che i giornali chiamano "la suite" (telefono, internet, doccia,
tv, frigo e angolo cottura). Ciò è in totale contrasto con quanto affermato,
ad esempio, dal telegiornale Jerusalem on line che ha affermato che Katsav
sarà trattato come tutti gli altri detenuti. La storia della suite è stata
sì pubblicata da un giornale israeliano, ma, come spiega Baquis su La
Stampa, si trattava di una vignetta umoristica.
Le chiedo, gentile Direttore, come un vignettista possa diventare la
autorevole fonte di informazioni per il corrispondente del Corriere.
Nella mia settimanale rassegna stampa per il sito dell'Unione delle Comunità
Italiane non ho potuto fare a meno di usare severe parole che le riporto qui
di seguito.
"Battistini sul Corriere firma un articolo nel quale descrive quanto
avvenuto nel tribunale di Tel Aviv, ma, tra i numerosi dettagli sui quali si
sofferma, evita di ricordare la composizione della Corte: un collegio
giudicante composto da tre persone, due delle quali donne, con un presidente
arabo cristiano. Evidentemente Battistini ha preferito tacere questo
importante dettaglio che, se rivelato, impedirebbe di considerare Israele
uno stato di apartheid. Ma, dopo questa dimenticanza, il corrispondente
parla di una ³cella suite² che si starebbe preparando per l¹ex presidente;
tale affermazione, in totale contrasto con quanto affermato dal TG di
Gerusalemme di ieri sera, diventa comprensibile se si legge l¹articolo,
sullo stesso tema, pubblicato da La Stampa e firmato Aldo Baquis: la ³cella
suite² è stata disegnata ieri da un vignettista israeliano, forse
informatore occulto di Battistini. Purtroppo i lettori del Corriere
riceveranno una ulteriore, falsa informazione della realtà israeliana, per
fortuna compensata dalla accuratezza del quotidiano torinese che aggiunge,
di suo, la preoccupazione delle autorità carcerarie che Katsav possa
diventare vittima di aggressioni da parte di molti detenuti ai quali egli
negò, a suo tempo, la grazia."
Cordiali saluti
Emanuel Segre Amar