Itamar esiste dal 1983 ed è situato in Cisgiordania, che non è territorio israeliano. Purtroppo vivere in casa d'altri senza essere invitati comporta rischi terribili, soprattutto se ci si è piazzati lì da 28 anni e inoltre senza aver pagato neanche un centesimo d'affitto, e in più facendola da padroni.
I bambini sono sacri e che sia maledetto chi li ha uccisi come poveri vitellini. Che sia maledetto! Ma pensate a quanto è idiota chi porta con sè dei bambini indifesi in quel mondo totalmente ostile per godere del gusto di fare il conquistadores di terre che non gli appartengono.
C'è da dire peròche non sempre i nostri John Wayne fanno i conquistadores, molti lo fanno solo durante il week-end, perchè durante la settimana lavorano in banca a Tel Aviv o a Gerusalemme. Però andare in giro col Galil appeso alla spalla il sabato (pardon) la domenica è impagabile. Ora Bibi, giustamente furioso, ha deciso che per ritorsione a tanto orrore avrebbe concesso la costruzione di altre 500 case nella West Bank.
Così alla morte si risponde con altri suoni di morte, o perlomeno di conflitto, che in Medio Oriente significa inevitabilmente morte. Volere la Grande Israele equivale a pretendere la fine di Israele come i dati demografici di Sergio Della Pergola dimostrano.
Credo invece che si debba cominciare a pensare avendo come obiettivo la vita, che non vuole dire una vita diminuita, ma armonizzata con il mondo circostante, proprio come deve essere la vita. Oppure un duro e puro come Ugo Volli (eia eia tra là là ) che disprezza il coniglio marrano "e che porca puttana adesso gliela faccia vedere io" ha qualche altra soluzione? Ma questa è solo una domanda retorica.
Dario Diaz
risponde Ugo Volli:
A Dario Diaz, per non incorrere in reati e cadute di stile, evito di dire cosa penso di gente come lei che fa dell'ironia su persone ammazzate nel sonno da criminali e pensa che la pena per "non pagare l'affitto" sia lo sgozzamento.
Non per lei, che evidentemente è accecato dall'ideologia e dall'odio, ma per chi potesse leggerla, preciso solo che Giudea e Samaria (questo è il loro nome antico e vero), furono inserite dalla Società delle Nazioni nel mandato britannico costituito per favorire la costruzione di una patria ebraica in quel territorio.
Due terzi del mandato furono poi destinatoi a soddisfare le rivendicazioni degli arabi: è quello stato palestinese che oggi si chiama Giordania.
Nel '48 l'Onu cercò di dividere il territorio, ma questo non fu permesso da tutti i paesi arabi che scatenarono una guerra di sterminio.
Israele resistette e divenne uno stato, mentre la parte del territorio che non riuscì a difendere fu occupata dai paesi arabi, in particolare la Giordania, che ne fecero pulizia etnica e distruzione di tutte le memorie ebraiche che poterono raggiungere.
Un armistizio fissò la "linea verde", con l'esplicita condizione (voluta dagli arabi) che non costituissero un confine internazionale.
Nessuno riconobbe l'occupazione giordana della regione.
Da allora i territori oltre la linea verde sono giuridicamente contesi.
Israele ne ha preso il controllo resistendo a un'altra guerra araba di aggressione.
Israele ha assolto al mandato dell'Onu di ritirarsi "da territori" presi allora (l'ha fatto con Gaza e il Sinai). Oggi quei territori continuano ad essere contesi, fino a una pace che senza dubbio ne lascerà una parta a Israele e un'altra al futuro stato palestinese. Il terrorismo (parola che lei evita pudicamente di scrivere) allontana la pace per tutti. Gente come lei che lo appoggia contribuisce brillantemente a prolungare il conflitto.
Ugo Volli