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Leggo sempre volentieri le sue "Cartoline da Eurabia", vere e proprie cartine al tornasole della nostra (pietosa) situazione. Ma ho trovato stridente leggere nella sua " Eurauschwitz" di un presunto vegetarismo di Hitler. Hitler NON era vegetariano; o almeno così sembra . La Società Vegetariana Britannica sostiene ad esempio che i nazisti abbiano chiuso le associazioni vegetariane tedesche come la "Vegetarier-Bund Deutschlands". Qualunque sia la verità, da vegano filoisreliano, sionista, non ebreo ma niente affatto antisemita, le posso assicurare che la mia posizione contraria a tipi particolari di macellazione come quella ebraica e islamica va insieme a una contrarietà più generale all'alevamento e uso di animali, con cui evidentemente si può essere d'accordo o in disaccordo. Campagne contro un tipo particolare di macellazione possono avere in effetti caratteri antisemiti, e mi trovo d'accordo con Lei sul fatto che per un bovino non debba esserci una grande differenza tra la macellazione rituale ebraica e il più europeo chiodo sparato in fronte. Meglio a questo punto, secondo me, essere coerenti e dirsi del tutto contrari o favorevoli alla macellazione, senza inutili ipocriti distinguo come quelli di qualche pseudo amante degli animali del martedì pomeriggio. Di fronte a una scelta di quel genere, persino a un umano la differenza non sembrarebbe poi così grande: scegliere di che morte morire è difficile senza un qualche imbarazzo. Su questo la posso tranquillizzare: spero che in un futuro, ahimé lontano e utopico, non si tagli più il collo ai bovini né si allevino animali di qualunque specie per scopi umani per i quali potrebbero benissimo essere sostituiti dalle valide alternative esistenti; ma parlo di tutti gli animali, non solo quelli allevati in Israele o mangiati da ebrei. Addirittura, ho sentito che proprio gli ebrei della diaspora e i sopravvissuti abbiano i contributi più importanti al "movimento"o a questa "cosa" animalista che nemmeno io so bene come definire; a me viene in mente solo I.B.Singer, immagino soprattutto per una mia povera conoscenza dell'argomento. Un saluto, risponde Ugo Volli: Guardi, io sono vegetariano da molti anni e condivido perfettamente la sua posizione di profondo rispetto per la vita animale. L'ebraismo crede che prima della "violenza" (in ebraico la parola è Hamas) che condusse al diluvio, gli uomini erano vegetariani e la concessione di mangiare carne fu data per dare sfogo al carattere violento degli umani. Peraltro la macellazione ebraica, dati i tempi era la più pietosa, e nel Pentateuco vi è un'esplicita proibizione di imporre sofferenze inutili agli animali, per esempio di batterli o ucciderli senza una ragione. Credo sia la sola religione in cui vi è un esplicito comandamento in questo senso. |
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