L'assioma del mare, quello di Cristiano e il passaporto nuovo del presidente Abbas 07/03/2011
L'assioma del mare, quello di Cristiano e il passaporto nuovo del presidente Abbas
Abu Mazen
Cari amici, in Medio Oriente si applicano alcuni principi che possono sembrare strani a noi stupidi occidentali, ma di cui bisogna tener conto se si vuol capire come va quel mondo, o almeno la sua sezione araba – Israele, come dicono in molti, è un'altra cosa, ha una tradizione democratica e quindi è un pericoloso corpo estraneo alla regione, come ci spiegano quelli stessi molti.
Il primo di questi principi è che quel che si fa non si dice, il secondo che quel che si dice non si fa. Potremmo chiamarli "assiomi del mare", nel nome del vecchio adagio su quel che sta in mezzo fra dire e fare. Per esempio le trattative fra Israele e palestinesi, rivelate dai Palestine papers di qualche settimana fa. Anche fatta la tara delle solite montature di Al Jazeera, è venuto fuori che nella discussione era abbastanza pacifica l'attribuzione a Israele dei quartieri ebraici intorno a Gerusalemme. Solo che i leader palestinesi erano disposti a fare il negoziato, ma non a dire le proprie posizioni ai loro sudditi: lo facevano solo al patto di non dirlo. Una volta che è venuto fuori quel che stavano facendo (lo si è "detto"), non si è potuto più fare. E naturalmente non si contano le volte in cui i palestinesi hanno detto di volere la pace, quanto l'abbiano fatta per davvero, non vi è difficile giudicare.
Il terzo principio, che vale anche per la stampa occidentale si potrebbe chiamare "assioma di Riccardo Cristiano", dal nome di quell'eroico giornalista Rai che quando una troupe di Mediaset fu così incosciente da documentare un orribile linciaggio perpetrato dai palestinesi su due israeliani entrati per sbaglio a Ramallah, scrisse una fantozziana lettera di scuse all'Autorità Palestinese, spiegando che lui non avrebbe mai commesso una leggerezza del genere e per soprammercato facendo la spia alla troupe concorrente, a rischio della loro vita: un uomo che merita un monumento. Bene, l'"assioma di Cristiano" è questo: non bisogna mai rendere pubbliche notizie che imbarazzino la buona e santa Palestina, solo quelle contro Israele. Che siano vere e magari anche nuove, non conta. L'importante è non danneggiare la "resistenza" e non avere grane: giornalismo impegnato italian style.
In questi giorni abbiamo avuto uno splendido esempio dell'applicazione congiunta degli assiomi del mare e di Cristiano: un'applicazione così bella ed efficace che voi non ne sapete nulla. Io, seguendo la cattiva educazione caratteristica di "Informazione Corretta" ve lo racconto, poi giudicate voi se è significativo. Dunque dovete sapere che in termini giuridici uno Stato è basato su tre elementi, il controllo di un territorio, l'esistenza di un sistema giuridico funzionante e l'appartenenza di una popolazione. Ora i palestinesi non controllano il territorio del loro preteso Stato, hanno un sistema giuridico-istituzionale quanto meno traballante(elezioni che non si fanno, corruzione, assenza di un'economia autonoma ecc.). Resta la cittadinanza: al contrario dell'Italia di De Sanctis, i palestinesi sarebbero fatti, resterebbe da metter su la Palestina.
La vedete così anche voi, come tutta l'Europa? Be', mi spiace, ma vi sbagliate. Non ci sono neanche i cittadini. Almeno non quelli più importanti, come il presidente Mahmoud Abbas e i suoi due figli, il primo ministro Ahmed Qurei, il portavoce Nabil Abu Rudaineh eil capobastone Mohammed Dahlan. Tutti questi illustri resistenti e aspiranti fondatori dello stato palestinese negli ultimi anni hanno chiesto o riattivato la cittadinanza giordana e il relativo passaporto, diciamo a titolo di assicurazione (http://www.raison-garder.info/2011/02/les-principaux-responsables-de-lautorite-palestinienne-ont-pris-la-nationalite-jordanienne-par-david-koskas/) . Gran segno di fiducia, eh, nel proprio progetto politico e nel futuro stato palestinese... Mi sembra che sia una notizia interessante, una di quelle cose che in Medio Oriente si fanno e non si dicono, secondo il principio del mare, e che dunque sarebbe interessante dire, uno scoop, almeno per giornalisti appassionati al mestiere. Ed è qui che interviene l'assioma di Cristiano: mai dare le notizie che danno fastidio ai palestinesi. Anche se nel frattempo sono diventati giordani.