Dizionario affettivo della lingua ebraica Bruno Osimo
Marcos y marcos Euro 16
Bruno Osimo, che di mestiere fa il traduttore dal russo e insegna e scrive di traduzione, è cresciuto con una mamma che "non parla né italiano né ebraico...: lei parla... tampònico", una lingua che descrive la realtà "come apparirebbe se non facesse paura", un insieme di parole che attutiscono sempre ogni verità. Il figlio che ne è uscito, Bruno, vive così continuamente se stesso e il suo doppio: è ebreo, ma non così tanto, va alla scuola ebraica ma anche dalle suore, festeggia il kippur ma mangia la coppa. È un maschio, certo, sua madre però gli sistema i capelli con la molletta. A lui non resta che sentirsi un "clandestino", dovunque. E così diventa un "agente segreto", uno che indaga per capire come stanno davvero le cose. Ne è uscito questo libro, un mosaico di reperti sezionati, di zie, nonne, vacanze, parole, incontri, Israele, che ricompongono la sua identità messa a dura prova.
Un romanzo allegro, acuto, spiritoso, terrorizzato. A volte prolisso. Ben riuscito.
Susanna Nirenstein
Il Venerdì di Repubblica