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Ugo Volli
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Le Olimpiadi finalmente smascherate 01/03/2011

Le Olimpiadi finalmente smascherate



Cari amici,
sapete cos'hanno in comune le espressioni "illuminazione", "appassionata" "azionista", "sì o no", "zio, nonno", pozione, sessione e molte altre ancora? Nulla, dite? Sbagliato! Una vaga assonanza vocale? Eh già... ma che assonanza? Vi metto sulla buona strada: è un'assonanza pericolosa, se me lo consentite nemica e velenosa! Avete capito? Sì, è vero, tutte queste espressioni contengono un'altra parola, e cioè "Sion" o "Zion" che è la stessa cosa.  Per questo sono pericolose, da non usare assolutamente... Vi chiedete forse non a torto se sono impazzito, se la pioggia di questi giorni mi ha dato alla testa. Be', forse non avete torto, quanto alla pioggia, voglio dire. Ma l'idea ovviamente non è mia, non sarei mai in grado di concepire un'idea così... ecco, così straordinaria. Se ne sono accorti gli iraniani, i più geniali sostenitori della vera religione che ci siano al mondo.

Dovete sapere che il National Olympic Committee of Iran ha mandato una lettera al comitato olimpico internazionale (CIO) per protestare contro il logo delle prossime olimpiadi di Londra, dove qualunque persona non illuminata come me e voi vede scritto 2012 (l'anno dei giochi), ma loro hanno occhi così acuti  da avervi visto formarsi nel logo, per mezzo di rotazioni e traslazioni la parola Zion, che ovviamente è "razzista". Trovate in questo video il brillante esercizio di permutazione e gli altrettanto brillanti commenti iraniani:  http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=OORy-KRl6OM  . E cosa c'entrano le paroline o parolone che ho citato sopra? Ma è chiaro, compaiono nella presentazione delle Olimpiadi di Londra, che assicurano, pensate un po' di essere appassionanti! Questo è naturalmente solo una prova in più del sionismo di questa manifestazione, e l'ha detto anche l'Onu, no, che il sionismo è una forma di razzismo (nel '75 con la solita maggioranza terzomondista, poi la mozione è stata annullata, ma non importa, quel che è detto è detto). Qualcuno di voi potrebbe obiettare che "Passion lives here" o qualcosa del genere era già lo slogan delle Olimpiadi di Torino, ma questa è solo una prova in più della congiura. Non a caso nel video troverete citata con il massimo rispetto quella grandissima autorità storica che sono i "Protocolli dei savi" per l'appunto "di Sion", che sono diffusissimi nel mondo arabo, stampati anche dall'Autorità Palestinese e naturalmente dall'Iran: lì si descrive la congiura ebraica per impadronirsi del mondo. Ora quale via migliore per prendere il potere su tutto il pianeta che appropriarsi delle Olimpiadi? E quale modo più adatto di catturare le Olimpiadi se non i loro marchi, slogan, bandiere ecc.? Peccato solo che i valenti iraniani non si siano accorti che i cinque cerchi olimpici siano il semplice risultato di un'operazione aritmetica tutta ebraica: dal numero delle dodici tribù basta sottrarre quello dei sette bracci del candelabro del Tempio, la Menorà simbolo dell'ebraismo e subito si ottiene il simbolo olimpico, con il suo caratteristico cosmopolitismo, anch'esso ebraico! Del resto nella parola Olimpiadi risuona quella ebraica di "Olim", gli immigrati in Israele, che naturalmente vengono a "rubare la terra" dei palestinesi. Per non parlare del fatto che in genere gli atleti, col pretesto della comodità in genere gareggiano in abiti scandalosamente succinti, contro ogni morale islamica.

Insomma le Olimpiadi sono gravemente sospette di sionismo, razzismo, cosmopolitismo, colonialismo, immoralismo, pansessualismo e quant'altro. Ha fatto benissimo dunque il comitato olimpico (ma bisognerà cambiare questa parola...) della repubblica islamica dell'Iran  a minacciare di boicottare i giochi di Londra per queste ragioni. Se pensate che scherzi, conpratevi il "Corriere dello Sport" (che non è la Gazzetta, d'accordo, ma ha comunque la sua autorità) di oggi e vedrete che le cose stanno proprio così: o gli inglesi cambiano logo e slogan o gli iraniani non verranno a gareggiare. Il che certamente è un gran peccato, non solo perché i tuffi dalla piattaforma in burka sono un grande spettacolo, ma anche perché gli iraniani avevano appena proposto un paio di nuovi sport affascinanti, come la lapidazione delle adultere (vince chi le uccide più lentamente) e l'impiccagione degli omosessuali a mano libera.

Ugo Volli


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