copia di e-mail inviata a Michele Giorgio, c/o Manifesto:
Ho letto con attenzione, come sempre, il suo articolo di oggi.
Tra le tante cose che lei ha omesso, volutamente, di scrivere, gliene voglio ricordare due: - è vero che è il 17esimo anniversario della strage di Hebron compiuta da Goldstein. Ma come mai lei non scrive che in Israele gli assassini sono trattati da assassini, mentre nel mondo arabo sono idolatrati come martiri per la libertà con tanto di scuole e strutture sportive dedicate loro?? Forse che le vittime civili non sono uguali dalle due parti? E perché scrive che a Hebron ci sono "500 coloni israeliani insediati nella città" quando la verità è che nella città, ebraica fin dalla notte dei tempi, si sono insediati gli arabi e l'hanno ripulita dagli ebrei sgozzandoli ed espellendo i sopravvissuti? E perché parla della Tomba dei Patriarchi senza ricordare che è un luogo di culto ebraico scippato dagli arabi, anzi fingendo che si tratti di un luogo di culto islamico? - lei scrive che un'automobile è stata centrata da Israele mentre viaggiava a Gaza; come mai non scrive che è stata una reazione al lancio di un razzo caduto su una casa di Beersheva e che, nell'auto, era trasportata una somma incredibile di dollari andati in fumo (e, come pubblicato da swisscom già il venerdì 25 febbraio, anche numerose armi)? Come mai non si chiede come sia possibile che tanto denaro circoli in una prigione a cielo aperto, in piena crisi umanitaria, emergenza alimentare, con tre quarti degli abitanti sotto la soglia di povertà eccetera eccetera?
Emanuel Segre Amar