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La Polemica, di Giorgio Israel Aprire le porte agli islamisti non significa favorire la democrazia
La Tunisia in preda all’anarchia. In Algeria un regime decrepito si regge con una repressione durissima che non si sa quanto possa durare. Gheddafi vede per la prima volta messo in discussione il suo potere assoluto. In Egitto è crollato il regime di Mubarak e l’esercito è al potere. Il regime giordano traballa. L’intero Mediterraneo del sud è in preda a un terremoto senza precedenti. Tutto bene? La democrazia avanza, come dicono molti e Obama in particolare? All’esercito egiziano, che ribadiva la fedeltà al trattato di pace con Israele, i Fratelli Musulmani hanno risposto che non se ne parla: sarà un referendum a dare la risposta. Capisca chi vuole. Questi sono venti di una guerra totale che ha nel suo arsenale un’altra arma: una nuova ondata migratoria verso l’Europa che rischia di essere senza precedenti. Verso un’Europa che ora dice di non volerne sapere del multiculturalismo, quando forse è troppo tardi e non ha neppure la minima idea di come invertire la rotta. E tutto questo mentre la politica estera americana è in mano a un personaggio il cui massimo trastullo sembra essere quello di fare il capopopolo della rivoluzione democratica nei paesi islamici. Si preparano tempi molto difficili. |
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