Nazisti tedeschi e nazisti islamici
Piera Prister
Piera Prister
Un argomento importante questo che proponiamo ai lettori, “nazisti tedeschi e nazisti islamici”, perche’ dal dopoguerra in poi e’ stato un capitolo ignorato dalla storia o almeno da quella che si insegnava e si studiava nelle scuole e negli atenei, presi come eravamo, dalle celebrazioni del 25 aprile. Si commemoravano avvenimenti circoscritti all’Europa: sbarco di Normandia, Resistenza, disfatta dei nazisti, Shoah. Dei nazisti islamici non si diceva una parola, erano totalmente ignorati, anche se esistevano documenti e fotografie di feroci musulmani che combattevano in Europa sotto l’insegna della svastica. E anche in Italia. Ora con l’apertura degli archivi americani, siamo venuti a conoscenza di verita’occultate ed insabbiate che ci spiegano meglio le cause degli odierni attacchi terroristici contro la civilta’ occidentale e contro Israele che non avrebbe nemmeno diritto di esistere.
Il prof. Cardini per esempio ha il merito di non aver ignorato questo nesso profondo tra nazismo tedesco e il nazismo islamico, anzi lo ha anche bene interpretato se, qualche anno fa, si presentava fotografato sul suo sito Internet in abiti musulmani , fascinoso come Peter O’Toole o come Omar Sharif in Lawrence d’Arabia ai tempi dell’Impero Ottomano, ci aveva attratto proprio per questo e, divertiti, eravamo stati al gioco, leggendolo. Salvo che poi, dopo un’entrata trionfante all’insegna di un rispettoso multiculturalismo, il suo cammello finiva con l’inciampare e farlo cadere proprio sulle tombe delle SS che lo stesso, in uno sconcertante relativismo etico, sosteneva di voler onorare e che noi invece vorremmo lasciare, dimenticate, alle erbacce. Anche Magdi Allam non ha ignorato lo stesso nesso quando anni fa scriveva che nazisti tedeschi vivevano a Teheran alla corte di Ahmadinejad, come gia’ a Il Cairo ai tempi di Nasser.
Ma cerchiamo di capire, anche alla luce degli ultimi documenti emersi dagli archivi, quale sia stato il ruolo del nazismo islamico in Europa e come la sua influenza nel mondo possa considerarsi cruciale, sia per una questione numerica, perche’ i musulmani sono oggi oltre un miliardo, e sia per una questione di propaganda in quanto, mentre i Tedeschi dovevano negli anni trenta, essere ancora indottrinati all’odio da Goebbels, invece i musulmani vi erano gia’ predisposti da secoli e secoli di lettura del Corano. Hitler firmando il patto di alleanza con quel rabbioso antisemita di Amin al-Husseini, il gran mufti’ di Gerusalemme, zio di Arafat, sapeva bene ed era consapevole che, anche in caso di una sua disfatta in Occidente, avrebbe sancito cosi’ la sopravvivenza e reviviscenza del nazismo, da lui fondato, lasciandolo dopo la sua morte, ai suoi degni e diretti eredi del mondo musulmano, una massa ottusa e informe di milioni e milioni di persone, senza connotazione individuale, che ora lo leggono e a lui inneggiano, agitando paurosamente cartelli dove vi si legge “W Hitler” o “Jews go back to ovens”. Anzi “Hitler” e’ persino un nome degno da dare a neonati. Non sono forse essi stessi, gli eredi dei nazisti tedeschi che marciano per le strade delle citta’ gridando gli stessi slogan contro gli ebrei? Il nazismo non e’ morto, i nazisti avanzano e sono di ritorno, qualsiasi sia la loro nuova denominazione.
Hitler aveva intuito che il nazismo sarebbe stato in futuro, il combustibile che avrebbe alimentato le masse arabe e musulmane, pronte ad esplodere nella guerra santa. Si era servito di loro, quando aveva arruolato milioni di musulmani sovietici nell’esercito tedesco, per sconfiggere l’URSS e, a quelli che combattevano nella divisione SS islamiche “Ostturkischer Waffennnverband”, come bottino, aveva dato in premio, la bella citta’ di Varsavia che fu saccheggiata, rasa al suolo e distrutta nel 1944. Ci chiediamo se Hitler non avesse dato anche ordine, l’anno precedente, alla stessa divisione musulmana di SS, di reprimere e distruggere il Ghetto ebraico di Varsavia. Malgrado la febbrile ricerca storica, non abbiamo trovato traccia nei documenti esaminati, lo possiamo solo intuire a rigor di logica e di “common sense”. Sicuramente, conoscendo la scientifica meticolosita’ dei nazisti che registravano ogni dettaglio, quei documenti esistevano e furono considerati compromettenti e percio’ distrutti dagli stessi nazisti che riciclatisi dopo la disfatta, continuavano a ricoprire posti di potere nella Germania di Bonn, onde evitare accuse di antisemitismo.Tanto piu’ che proprio in quella parte della Germania alleata delle democrazie occidentali, i nazisti riciclati e sopravvissuti alla disfatta si preparavano a costruire la famosa moschea di Monaco con l’aiuto dei Fratelli Musulmani di Said Ramadan, colto e in doppio petto, padre di Tariq e genero di al-Banna, il fondatore della stessa organizzazione terroristica dei Fratelli Musulmani. E proprio da quella moschea e da quella di Amburgo sono partiti i terroristi che hanno attaccato al cuore l’America nel 1993 e 2001.
Sono loro gli eredi di Hitler, non lo sono infatti i vari Priebke e quanti come lui che, patetici e devitalizzati , ormai in declino sulla via del tramonto, lo difendono e poveri di spirito, disseminano in rete e sul nostro sito fotografie di ufficiali nazisti per farci paura. Certo fa rabbia che il desso se la spassi a spasso per i mercati delle belle citta’ italiane, come un uomo libero, e goda di privilegi a spese dei contribuenti italiani, grazie ad una giustizia ingiusta, la stessa che invece ha costretto Oriana Fallaci a vivere lontana in esilio. Purtroppo il fatto mette a nudo una povera Italia da operetta di cui c’e’ poco da esserne fieri, che accontenta tutti, carnefici e vittime e nel contempo, superficialmente, festeggia il 25 aprile e ricorda la Shoah.
Il Nazismo non e’ stato eradicato una volta per tutte, ma sta risorgendo sotto le mentite spoglie dell’Islamismo, come l’Araba Fenice rinasce dalle sue stesse ceneri. In verita’ e’ stato solo sconfitto e, in un processo costante ora accelerato, sta metamorfizzandosi nelle sembianze di Ahmadinejad, di Assad e di Nasrallah, ed altri, e’ potenziato dalla grossa vena di petroldollari, elargiti dai paesi produttori che sostengono la Jihad o guerra santa per instaurare il supremo dominio dell’Islam radicale e della sua legge Shariah. Quella d’aver debellato per sempre il Nazismo e’ una grande illusione in cui le democrazie si sono cullate, fatta eccezione di Israele che e’ stato sempre vigile, circondato com’e’ da paesi ostili islamici che non hanno mai nascosto le loro intenzioni di estirparlo. La cultura prevalente che circolava dal dopoguerra in poi in Italia, alla TV e al cinema, nelle scuole, nell’arte, nei circoli letterari e accademici, aveva sottolineato a ragione, il movimento di opposizione al Fascismo e al Nazismo ma aveva omesso di informare tutti, non solo sulle atrocita’ commesse dai comunisti di Tito sul fronte orientale in Friuli-Venezia-Giulia, a Trieste, ma anche avevano completamente mancato di riportare o avevano oscurato a bella posta quello che era accaduto nel Medio Oriente nei paesi arabi dove gli attacchi agli ebrei, gli incendi alle sinagoghe e pogrom erano continuati anche dopo la fine della guerra. Come anche la fuga e le stragi dei cristiani venivano minimizzate.
Proprio nei paesi arabi antisemiti e anti-cristiani, il Terzo Reich, aveva formato una fitta rete di agenti nazisti, aveva finanziato organizzazioni terroristiche come i Fratelli Musulmani e i loro apparati militari facendo opera di propaganda antisemita, anti-occidentale e anti-democratica. Il terreno gia’ imbevuto di antisemitismo sin dai tempi di Maometto e dei suoi predicamenti contro cristiani ed ebrei, che leggiamo sul Corano, era ormai fertile e pronto ad assorbire la propaganda nazista del Mein Kampf e dei Protocolli.
In Italia, poi di riflesso, dal dopo-guerra in poi con il Catto-comunismo al governo, la cultura dominante e i media hanno omesso di riportare avvenimenti e fatti in Medio Oriente, e hanno glissato sull’alleanza sinistra di Hitler con al-Banna e al-Husseini, zio di Arafat -che parlava da radio Berlino al grido di “kill the Jews”. Erano proprio quegli anni in cui l’Italia era stata ricattata e messa in ginocchio dai terroristi islamici palestinesi che avevano causato stragi e morti. La sinistra italiana poi, che non ha mai riconosciuto suoi errori e il suo connubio con i terroristi palestinesi, aveva fatto opera di cover up.
“Nazismo” e’ una parola che denota un’ideologia del Male, che fa accapponare la pelle, che terrorizza e non fa dormire sonni tranquilli con tutti i sinistri fantasmi del passato. Ci siamo tutti illusi d’averlo seppellito, ma il mostro sta risollevando la cresta e non sono bastati tutti quei milioni di morti, ora ci risiamo. Ha una nuova denominazione, si chiama islamismo e l’uno e’ la prosecuzione dell’altro, predicano entrambi il nazional-socialismo, ma non sono identici, perche’, mentre i nazisti tedeschi erano atei, estetizzanti e modernisti, i nazisti islamici sono religiosi, moralisti e arretrati. E trattano le donne peggio delle bestie. Ma entrambi perseguono il genocidio, Hitler cerco’ di dotarsi di bomba atomica ma con quella fuga di cervelli che provoco’, non aveva piu’ scienziati a disposizione capaci di costruirla. Ahmadinejad invece la sta gia’ cavalcando, e’ solo questione di tempo.
Piera Prister Bracaglia Morante