Pure il sottoscritto è fra i detrattori di obama.
Mi chiedo nondimeno se non "esageri" Fiamma Nirenstein quando cataloga Bush come "campione dei diritti umani".
A parte la mia solita critica alle democrazie (la cui conclusione denuncia i naville chamberlain non solo per la loro pochezza morale ma più ancora quale risultato della scarsa abitudine alla resistenza propria di democazie dove il mandato non è imperativo e le leggi dello stato irrevocabili), mi chiedo se l'onorevole Nirenstein non abbia mai sentito nominare gli orrori di Huntesville: il carcere texano dove avvengono le esecuzioni delle condanne a morte, numerose delle quali controfirmate dallo stesso Bush quand'era governatore del Texas.
Non voglio con questo equiparare quanto avviene a Huntesville a quanto avviene Teheran, con centinaia e centinaia di impiccati sicuramente innocenti.
Tuttavia far assurgere in questo modo il signor Bush mi sembra solo un "segno dei tempi" abbastanza preoccupante.
PROF. ANTONIO FERRARESE
Gentile professore, siamo sicuri che anche Fiamma Niresntein sarebbe d'accordo con lei, e con noi, nel deprecare la pena di morte. Ma il giudizio d'insieme su un Presidente non può essere condizionato da un aspetto solo. Bush si è trovato ad essere presidente in un momento tragico, ricorda l' 11/9 ?, e ha fatto quanto di meglio si potesse fare. Paragonato poi al suo successore, è un gigante.
Un saluto cordiale,
IC redazione