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L'antisemitismo nei paesi arabi 11/02/2011

Carissimi,

scopro il vs. sito grazie ad un cittadino israeliano con cui sono entrato in polemica su facebook circa i recenti eventi in MO ed in particolare al Cairo.

Premetto che ho viaggiato, lavorato e vissuto molti anni in Africa e Medioriente (oltre che USA, australia ed Asia), sono un professionista abbastanza affermato nel settore della  comunicazione che nutre un grandissimo interesse per la storia contemporanea.

Devo  prima di tutto confessarvi il mio forte disagio per l'uso che spesso si fa sul vcs. sito di epiteti dispregiativi verso chi la pensa diversamente o verso chi professa altre fedi (nazicomunista, islamico, etc..) sgradevole pratica che credevo peculiare degli antisemiti e degli intolleranti in genere (demoplutogiudaico, etc.)  e che sono certo siano una pratica del tutto estranea alla cultura ebraica moderna.

Sono come voi cosciente che OLP, Hamas etc siano tutto meno che democratici e che spesso fraternizzino con gruppi neo nazisti, ma credo che quanto stia avvenendo oggi al Cairo  vada proprio  contro  signori di questa risma e siano espressione di un semplice anelito di libertà. Sapete beinissimo che proprio nelle scuole delle dittature "moderate" arabe  si insegni l'antisemitismo ed il mito dei "Protocolli" fin dalle elementari per le stesse motivazioni dei totalitarismi degli anni '30: identificare un nemico su cui rivolgere il risentimento delle masse per le condizioni materiali  in cui si trovano a vivere al fine di  nascondere ben altre  responsabilità.

Credo che Israele abbiano tutto l'interesse sicchè i paesi arabi divengano autentiche democrazie. Il probelma dell'antisemitsimo nei paesi musulmani va infatti  risolto alla radice. Si tratta di un fenomeno relativamentre recente. Fu infatti proprio il sultano a farsi protettore e ad accogliere i sefarditi in fuga dalla Spagna. Fino al 1967 le comunità ebraiche del maghreb erano parte integrante della cultura e della società di qui paesi (gastronomia, letteratura, cultura popolare, etc.).

L' antisemitismo arabo è solo un' abile azione  propagandistica per difendere privilegi di oscene oligarchie.

Penso però  che se  Israele facesse un minimo di autocritica per quanto avvenuto nei suoi ormai + di 60 anni di travagliata storia  faciliterebbe enormemente il processo.

Con affetto ed in ricordo di quanto fosse divertente e stimolante Israele degli anni '70 per noi giovani europei alla ricerca del mondo nuovo.

Federico

Cortese lettore, la sua mail presenta curiose affermazioni.  lei chiama 'fede'
il nazicomunismo, basterebbe già questo per rendere perlomeno sospetti i suoi giudizi. La sua conoscenza della vita degli ebrei nei paesi arabi è alquanto sommaria, il che non è certo una colpa, ma dovrebbe consigliarle di essere più cauto nello scriverne. Che l'antisemitismo sia poi un fenomeno recente, si legga qualche buona biografia di Maometto, ne riceverà delle sorprese.
le lasciamo anche gli entusiasmi sulla 'rivoluzione egiziana', molti simili a quelli che accolsero l'arrivo in Persia del 'liberatore' Khomeini.
Grazie comunque per leggere IC, anche se le sue opinioni non collimano con le nostre.
Cordialmente,
IC redazione


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