Luciana Castellina, il fascino della piazza 09/02/2011
Copia di e-mail inviata a Luciana Castellina al Manifesto:
Dopo aver letto il suo prolisso e confuso articolo di oggi, sorvolando sulle numerosissime assurdità da lei scritte, dovute a una palese mancanza di conoscenza delle cose di cui pretende di parlare (Corano in primis), mi viene spontanea una domanda: come mai lei si accorge della realtà dell'Egitto solo quando la gente è scesa in piazza? Prima, tutta tesa a demonizzare Israele, la realtà del mondo arabo, nel suo insieme, le andava benissimo. Nello stesso modo, mentre cita con rispetto il grande poeta siriano Adonis, non si accorge della realtà della Siria in cui, oggi come ieri, si muore nelle carceri a causa delle torture (mi riferisco, ultimo esempio, al regista dissidente Omar Amiralay): non mi risulta che al Manifesto qualcuno se ne sia accorto. Lo scoprirete, con falso orrore, quando (e se) i giovani siriani riusciranno a scendere anche loro nelle strade? Sarà un po' tardi, non trova signora Castellina? Saluti Emanuel Segre Amar