Sergio Romano: omette,minimizza. Come sempre 08/02/2011
Copia di e-mail inviata a Sergio Romano al Corriere della Sera:
Signor Romano, ritengo che il lettore Nitoglia abbia perfettamente ragione e che le spiegazioni che lei gli dà siano inesatte e fuorvianti. Cominciamo da quella che per lei è una fondamentale differenza tra la situazione in Iran e quella in Egitto: lo scià era gravemente ammalato, lei scrive; ebbene, lei non può non sapere che anche Mubarak è oggi non solo molto anziano (molto più di quanto lo era lo scià all'epoca), ma anche ammalato ed in cura per un tumore. Le forze armate, è vero, nel momento della caduta della scià non lo sostennero; tuttavia questo non impedì a Khomeini, arrivato al potere, di uccidere tutti i capi delle forze armate. Non crede che questa circostanza, da lei opportunamente omessa, possa avere oggi un qualche peso nella scelta dell'esercito di non voltare le spalle al rais - non tanto, presumibilmente, per sostenere Mubarak, quanto per impedire l'ascesa al potere di chi, come in Iran, provvederebbe poi alla sua liquidazione cruenta? E sto parlando di quei Fratelli Musulmani di cui lei tenta di minimizzare la forza. E' forse il caso di ricordare che nel momento in cui Khomeini si apprestava a ritornare a Teheran, aveva scelto la tattica di tenere un profilo basso, ben diverso da quello ben noto da lui tenuto precedentemente, con dichiarazioni improntate a tranquillizzare tutti: esattamente la stessa tattica dei Fratelli musulmani di oggi, che lei definisce come “molto meno bellicosa del passato”. Non si vede dunque dove sia la differenza che lei sostiene. Il “tasso di corruzione” che lei cita come causa della caduta dello scià è, di sicuro, anche una della accuse mosse agli uomini di Mubarak, e non si comprende come lei ne possa parlare come elemento di diversità. Infine le stesse ragioni per le quali la diplomazia inglese è stata accusata di non essere riuscita a prevedere quanto successe nella Teheran dello scià sono anche valide oggi mentre si vede la CIA accusata di essersi fatta cogliere impreparata. Mi dispiace di dover osservare, signor Romano, che, mentre il lettore Nitoglia ha perfettamente ragione nell’esporre il suo pensiero, le sue risposte sono da considerare prive di fondamento. Emanuel Segre Amar