Storia di una caduta Stefan Zweig
traduzione di Ada Vigliani
Adelphi Euro 10,00
Stefan Zweig era tormentato dal tempo che passava, dalla morte di una civiltà in cui si riconosceva. Nato nel 1881 da una ricca famiglia ebraica, aveva vissuto l’Austria felix, il cosmopolitismo, la cultura, l’amicizia di uomini come Joseph Roth e Freud. Poi, lentamente, si prefigurò la fine: prima la Guerra mondiale, poi l’ascesa del nazismo…tutto crollò. L’unica via era la fuga e infine, in un anonimo albergo di Petropolis, in Brasile, nel 1942, il suicidio insieme all’ultima e giovane moglie. Di tragici voli dagli altari alla polvere parlano anche i suoi due affascinanti racconti racchiusi in Storia di una caduta. Il primo ha al centro Madame de Prie, favorita del duca di Borbone al tempo di Luigi XV: quando il nobile cade in disgrazia, anche per lei, non più nel fiore degli anni, si spalanca il baratro: un buio che solo una spettacolare uscita di scena, secondo lei riuscirà ad illuminare. Il secondo racconto è modernissimo: protagonista della discesa agli inferi e implacabile persecutore del colpevole di tanta disgrazia è un cane, un bulldog che non sopporta di vedersi abbandonato dal suo padrone invaghito ormai dall’innocente figlio in arrivo.
Susanna Nirenstein
La Repubblica