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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.02.2011 Paranoia ?
Analisi di Federico Steinhaus

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 febbraio 2011
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Paranoia ?»

Paranoia ?
di Federico Steinhaus


Federico Steinhaus

La rivoluzione egiziana, comunque vada a finire, pone una serie lunghissima di interrogativi senza risposta, o meglio con risposte multiple per ognuna delle quali si aprono scenari spesso inquietanti. Leggiamo analisi di ogni genere su tutti i quotidiani e non ne ho trovate due coincidenti. Del resto, ad indicare l’incertezza estrema del momento,  c’è la dichiarazione del 27 gennaio su Al Jazeera di Mustafa Al-Naggar, coordinatore della Coalizione nazionale per il cambiamento di El Baradei: “Noi vogliamo una delle due cose meritevoli: la libertà o il martirio”. Lasciamo pertanto da parte la sfera di cristallo dei politologi di professione e dei cronisti più o meno informati e guardiamo solamente l’oggi.

Nel suo sermone di venerdì 28 gennaio l’ayatollah Khatami ha detto che sta prendendo forma un nuovo Medio Oriente, basato sui princìpi dell’Islam, e che in particolare la sollevazione in atto nello Yemen è ispirata alla rivoluzione islamica in Iran.

Cosa ciò possa significare dal nostro peculiare punto di osservazione è purtroppo evidente oltre che prevedibile. Il settimanale egiziano (governativo) Al-Liwaa Al-Islami ha pubblicato il 2 dicembre 2010 un lungo ed articolato commento della sura del Corano detta “dei figli d’Israele”. “Allah, possa egli essere esaltato e glorificato, ha rivelato la Torah...ma i figli d’Israele non hanno seguito il sentiero (delle sue indicazioni) distorcendo ogni cosa che essa affermava per piegarla a fini materialistici”...”Gli ebrei hanno falsificato la Torah ed hanno pubblicato i Protocolli dei Savi Anziani di Sion ed il Talmud allo scopo di diffondere la corruzione, l’ateismo e pratiche abominevoli...Questa è la fine che Allah a decretata per la distruzione d’Israele... (Corano 17.8)”. “La profezia della fine degli ebrei appare nella Torah, nel Nuovo Testamento e nel Corano. Il libro At-Ard, che gli ebrei scrissero e pretesero che fosse la Torah data loro da Allah, fu scritto solo per provare il loro diritto alla Terra Promessa e che loro sono il popolo eletto da Allah. Perfino il Libro della Genesi stesso...è la storia della creazione del popolo d’Israele e della terra d’Israele. Trenta pagine parlano della creazione del cielo e della terra...ma poi ci sono 150 pagine su Abramo, Isacco e Giacobbe...e su come Allah si sia rivelato ad ognuno di loro...Poi c’è la hadith di Giuseppe, che dice ai suoi fratelli “io morirò, ma Allah si prenderà cura di voi...” e tutto ciò serve a provare il diritto di proprietà degli ebrei su una terra sulla quale non hanno alcun diritto, e per consentire loro di dominare il mondo come popolo eletto da Allah. Ma Allah,sia glorificato ed esaltato, ha deciso di punirli ... (Corano 17.104). Successivamente l’articolo cita altri passi del Corano (la surah del Viaggio notturno in particolare) in cui sarebbe predetta la certa fine d’Israele che, con citazione di “un matematico dell’Università di Oxford”, di “diversi esperti ebrei” e perfino di Nostradamus e della profezia di Armageddon viene collocata al più tardi nel 2025.

Questo delirio va di pari passo con la consueta negazione della Shoah, che in Iran assume una veste sempre più ufficiale grazie alla Adolf Hitler Research Society (http://ns.gigfa.com/) che rimanda anche ad altri siti analoghi (www.hitlernews.com, www.hitlertruth.com) in cui Hitler ed il nazismo vengono esaltati spudoratamente.

L’insieme dei social networks è notoriamente anche un veicolo privilegiato, veloce e sicuro di collegamenti fra jihadisti, islamisti, terroristi, con una rete che si espande con incredibile rapiditià. Facebook in particolare consente di far giungere ovunque la propaganda jihadista, tanto che diversi gruppi hanno una presenza stabile con la creazione di gruppi di comunità virtuali (il principale dei quali è Jihad Al-Ummah).

Se malauguratamente si dovesse saldare la catena che già vede nell’Iran, nella Siria, nel Libano in mano ad Hezbollah ed in Gaza dominata da Hamas anelli coesi e coincidenti, ed il Maghreb o parte di esso dovesse avere una importante presenza dei Fratelli Musulmani nei suoi gangli vitali, credo che nessuno dubiti che il tentativo di far avverare la presunta profezia coranica possa trasformarsi in realtà.

Nel mondo non c’è un secondo stato che, come Israele, sia completamente circondato da nemici attuali o potenziali; il fatto che, inoltre, uno dei due confini longitudinali sia segnato per intero dal mare aggiunge una nota di drammaticità all’insieme della situazione (lo slogan “buttiamo a mare gli ebrei” usato dagli arabi nelle guerre del 1948, 1967, 1973 non era casuale né figurato). Se ora le varie insurrezioni dovessero portare al potere le fazioni islamiste, fedeli all’Iran, si verificherebbe una saldatura che cingerebbe Israele (e, diciamolo, i territori dell’Autorità Palestinese) in una morsa mortale. Ovviamente questo è soltanto uno scenario ipotetico, ma non è uno scenario impossibile. Il complesso di Masada, come veniva chiamato nel periodo delle guerre di tutto il mondo arabo contro Israele, o la sindrome da accerchiamento come la si potrebbe definire oggi, è dietro l’angolo, e non è ingiustificata, non è un segno della tipica paranoia ebraica così ben descritta da Philip Roth.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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