Una canzone per il giorno della Memoria 25/01/2011
In occasione del Giorno della memoria Vittorio Merlo ha pubblicato una canzone intitolata Dopo la retata del velodromo d'inverno, insieme alla canzone si può ascoltare un'introduzione che racconta la genesi di questo brano.
Il Giorno della Memoria ricorre il 27 gennaio in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
La canzone nasce dall'ascolto qualche anno fa di un programma trasmesso dalla radio pubblica francese France-Info in cui una signora raccontava la sua terribile esperienza vissuta durante la "retata del velodromo d'inverno" il 16 luglio 1942. In quell'occasione la polizia francese fornì un elenco dettagliato degli ebrei presenti a Parigi e alle 4 del mattino 12.884 ebrei (tra i quali 4.051 bambini e 5.802 donne) furono arrestati, rinchiusi nel Velodromo d'inverno in condizioni disumane prima di essere smistati nei campi di concentramento, separando i figli dai genitori.
La testimone sopravvissuta alla Retata allora quindicenne racconta di essere tornata a casa dalle vacanze dopo la retata e di aver trovato la casa vuota... la canzone di Vittorio Merlo riprende la sua storia e la mette in musica.
Dopo la retata del velodromo d'inverno di Vittorio Merlo
Era bello tornare era dolce il pensiero col rumore del treno a ritmare i ricordi a cercare parole per poter raccontare lo stupore degli occhi la bellezza del mare
Se la croce uncinata ha strappato la stella ha svuotato la gioia dei miei 15 anni se ha lasciato il deserto intorno al mio cuore che cosa mi rimane da dire da fare da amare
Se la croce uncinata ha strappato la stella mi ha lasciato da sola a contare le ore Ho un'oasi felice dentro il mio cuore le stelle che ho portato nel grembo brillano ancora
Era bello tornare era il vento leggero col rumore dei passi a ritmare il mio cuore a trovare gli odori a cercare gli sguardi la gioia negli occhi di mio padre e mia madre
Se la croce uncinata ha strappato la stella ha svuotato la gioia dei miei 15 anni se ha lasciato il deserto intorno al mio cuore che cosa mi rimane da dire da fare da amare
Se la croce uncinata ha strappato la stella mi ha lasciato da sola a contare le ore Ho un'oasi felice dentro il mio cuore le stelle che ho portato nel grembo brillano ancora
Era aperta la porta era vuota la stanza a bloccare il respiro cancellare i ricordi a lasciarmi lì sola per sempre