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Ugo Volli
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La vera storia di Ruby e dei suoi amici pescecani 25/01/2011

La vera storia di Ruby e dei suoi amici pescecani


Ruby


Cari amici, vi siete chiesti di chi è la colpa della crisi politico/giudiziaria che sta passando il nostro paese intorno a una signorina chiamata Ruby e alle sue amiche? No, non temete, non vi illustrerò le mie opinioni sul rapporto fra Berlusconi, Fini, i giudici, Bersani, Bossi. E' una storia noiosissima, anche se i giornali cercano di tenerla viva con colpi di scena più o meno pecorecci. Ma soprattutto perché questi conflitti sembrano interessanti solo per gli ingenui, quelli che restano alla superficie delle cose, credendo a quello che gli raccontano tutti. Come se fosse tutta una storia di politici immorali, di giudici politicizzati, di ambizioni che si scontrano.

La verità è ben altra, molto ben altra, se mi permettete una piccola sgrammaticatura. Moltissimo. Dovete sapere innanzitutto che Ruby non si chiama Ruby, o qualunque altro nome vero di cui questo sia un diminutivo, bensì Karima Heyek, alias Karima El Mahroug. Non ha affatto 17 o 18 anni appena compiuti, ma 40. Altro che minorenne, è una veterana. E poi, sapete che mestiere fa questa Ruby/Karima? Per favore non assediatemi coi vostri commenti salaci, perché non è proprio il caso. Stiamo parlando di cose serie, di grande politica. In realtà Ruby non è affatto una escort, o come vi piace chiamare quel mestiere lì; e neppure una semplice bella ragazza allegra che va in discoteca e frequenta le cattive compagnie. Proprio per niente. Tutt'altra cosa. Non l'avete capito? Ecco, sappiate che invece è una pericolosissima agente del Mossad. Proprio così, una spia in gonnella o senza: (http://terrasantalibera.wordpress.com/2011/01/22/ruby-mossad-karima/ ). Dunque è una degna collega del pescecane di Sharm el Sheik e forse anche delle meduse che insidiano il turismo egiziano sempre per conto del Mossad, certamente con l'avvoltoio israeliano arrestato dai coraggiosi cacciatori dell'Arabia Saudita qualche giorno fa e di cui vi ho già parlato.

Mi chiedete perché il Mossad ha assunto Ruby/Karima? Ma, forse perché nel suo zoo di mostri qualche umana di bell'aspetto ci voleva, avete certamente letto che nell'arca di Noè (agente del Mossad anche lui, vi assicuro, e pure ubriacone) gli umani c'erano. Insomma, lo spionaggio si fa, da che mondo è mondo o da che James Bond è l'agente 007, anche con le belle ragazze. Già, mi chiedete, ma perché il Mossad doveva mandare una Mata Hari a contribuire alla rovina di Berlusconi, visto che presiede uno dei pochi governi europei che non sono nemici di Israele? Perché non al premier norvegese o a quello irlandese? 

Buona domanda. Francamente non lo so. Masochismo ebraico? Vi consiglio di chiederlo all'autore di questa straordinaria rivelazione. Si chiama Alessandro Lattanzio ed è uno che capisce moltissimo di politica internazionale, tant'è vero che ha già pubblicato un importante libro intitolato "Terrorismo sintetico" per i "Quaderni di Geopolitica" delle prestigiose Edizioni del Veltro di Parma. Volete sapere di che cosa parla questo grande libro? Va bene, vi cito qualche riga dall'importante Prefazione di Massimo Mazzucco: "Nessuno di noi saprà mai con precisione che cosa è successo quel giorno, ma almeno oggi possiamo stabilire, con relativa certezza, che cosa non è successo: nessun Boeing 757 ha mai colpito il Pentagono, nessun Boeing 757 è mai stato abbattuto dagli "eroici passeggeri" in un campo della Pennsylvania, e le Torri Gemelle non sono affatto crollate da sole, come ci è stato detto, a causa dei soli impatti degli aerei e degli incendi che ne sono conseguiti. In altre parole, la versione ufficiale pare essere una mastodontica finzione, costruita per coprire un autoattentato nel quale le autorità americane avrebbero avuto, nella migliore delle ipotesi, una complicità solo parziale." Tutto chiaro, chiarissimo. E sacrosanto. Vorremo mica credere che le cose siano andate come le abbiamo viste coi nostri occhi, no? Non saremo così ingenui. E certamente, se facciamo uno sforzo con le nostre esangui meningi, possiamo finalmente indovinare che anche lì la colpa è del Mossad. E di chi se no?

Tenete conto che la vera storia di Ruby è pubblicata su un sito altrettanto autorevole dell'editore del Veltro, si chiama  "Terrasantalibera" (http://terrasantalibera.wordpress.com/), i cultori di negazionismo e antisemitismo la conoscono bene, ma vi invito a consultarlo se per caso vi sentiti melanconici e avete bisogno di qualcosa di forte per tenervi su. Altro che le barzellette di Gino Bramieri, questa è roba tosta. E dato che vi sto dando qualche consiglio sitografico, vi consiglio di dare un'occhiata anche a questo link, che è citato dalla notizia su Ruby: http://www.iamthewitness.com/Women-of-the-Mossad.htm. Se lo scorrete vi sembrerà uno di quegli album un po' squallidi di ragazze dell'ex Unione Sovietica in cerca di marito (o qualcosa di peggio), che circolano sul web. Ma in realtà, anche qui non fatevi ingannare dalle apparenze. Vi figura Ruby/Karima con un sacco di altri temibili agenti del Mossad, fotografate per l'occasione, anche se purtroppo non ci trovate nessun pescecane, avvoltoio, medusa e se è per quello neppure un orso bianco o un normale gatto domestico: solo ragazze più o meno carine. Forse gli animali stanno in un altro album. Ecco, io non mi assumo nessuna responsabilità, ma se vedete una di loro che si avvicina lemme lemme al vostro ufficio o negozio in bikini, ecco, diffidate. Forse stanno per farlo saltare (naturalmente quelli del Mossad, chi altri fa attentati nel mondo?) per dare poi la colpa a un aereo di passaggio o magari alla vostra Ford Escort diretta ad Arcore. Mi raccomando, non fatevi ingannare, non parlate, non votate, non leggete. Diffidate: il Mossad è sempre in agguato.

Ugo Volli 


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