La Polemica,
di Giorgio Israel
"I siluri di Prodi contro Israele"
La foto sul suo sito
La lettera, per chi vuol leggerla, campeggia nel sito di Romano Prodi sotto la sua foto: sfondo azzurro in cui i cinque continenti veleggiano tra le bandiere dell’ONU, dell’Unione Europea e dell’Italia, e al centro Lui, volto sorridente con gli occhi levati al cielo da cui sembra discendergli la rivelazione e l’investitura divina.
E il titolo della lettera rivolta al Presidente del Consiglio Europea e all’Alto Commissario Lady Ashton recita (in traduzione italiana): «L’Unione Europea deve sanzionare Israele per il suo rifiuto di obbedire alla legge internazionale e deve riconoscere lo Stato di Palestina». Segue una lista di firme “illustri”, se non altro per essersi sempre distinte per il loro astio nei confronti di Israele, dagli ex-ministri degli esteri francesi Hubert Védrine e Roland Dumas, a Felipe Gonzales, Lionel Jospin e Javier Solana e poi Lui, assieme all’inaffondabile Giuliano Amato. Non c’è che dire una bella coppia, che esprime al meglio i sentimenti anti-israeliani di una certa sinistra che fa finta di essere moderata, che si da le arie di essere amica di Israele, di agire nei suoi esclusivi interessi (figurarsi...) e poi spara i peggiori siluri.
Già, perché per rendersi conto dei sentimenti del Nostro basta vedere la foto con cui nel suo sito ha corredato la lettera e che è facile immaginare non accompagnava la copia ufficiale. Si vede un carro armato israeliano e un giovane palestinese che, inerme, lancia una pietra contro di esso. Insomma, una replica della celebre foto di piazza Tien An Men…
Ogni commento è superfluo. Se si voleva illustrare cosa covi nell’animo di quel volto serafico non si poteva far di meglio.