Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 20/01/2011, a pag. 16, l'articolo dal titolo "Il re saudita Abdullah: 'In Libano mediazione finita, troppi rischi' ".
Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah
Il ministro degli Esteri saudita Saud al Faisal ha spiegato in un’intervista alla rete Al Arabiya che re Abdullah e il presidente siriano Bashar al Assad erano in contatto per «tentare di risolvere il problema libanese». Resosi però conto dello stallo totale, «il custode delle due moschee sante (il re, ndr) ha annunciato il ritiro dal tavolo», ha spiegato il capo della diplomazia saudita, secondo il quale la situazione in Libano «può degenerare in una completa divisione e nella suddivisione (regionale), il che significherebbe la fine del Libano come Stato che ha un suo modello di coabitazione pacifica tra (differenti) religioni ed etnie».
Ieri il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha incontrato i ministri degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, e il premier del Qatar, lo sceicco Hamad ben Khalifa Al Thani, in un luogo segreto. Insieme con Nasrallah c’era il suo consigliere politico Hajj Hasan Khalil. I quattro hanno discusso dell’« attuale crisi politica in Libano». Ieri giornali israeliani, citando fonti libanese, hanno parlato di «prove tecniche di golpe» da parte Hezbollah: giovani (disarmati) sono comparsi brevemente in alcune piazze di Beirut e poi si sono ritirati in buon ordine.
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