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Due lettere a Repubblica 14/01/2011

Pubblichiamo due mail a Repubblica.
IC interviene oggi con la Cartolina di Ugo Volli.

Gli ultimi giorni i mezzi d’informazione hanno registrato due ennesimi esempi di quella che sembra la moda del momento: gli elenchi. In particolare, ha destato preoccupazione e sdegno l’elenco di personalità di vari settori indicate come “ebree” dal sito neonazista Stormfront. Altro elenco, oggetto di polemiche di livello, forse, inferiore ma, sicuramente, meno inquietante è quello dei maxievasori che hanno trasferito capitali all’estero.
A proposito di tali notizie, all’apparenza prive di un collegamento logico, “la Repubblica” ha trovato il modo di proporre un, sia pure involontario, accostamento sul suo sito web dove è possibile leggere di “famiglie con cognome di origine ebraica” a proposito di alcuni dei suddetti evasori. Verrebbe da dire, dipietrescamente: “che c’azzecca?!”.
E, infatti, resta oscuro il motivo per cui, un giornale come “la Repubblica”, con una linea editoriale chiaramente contraria al pregiudizio razziale, abbia scelto di ricorrere ad un linguaggio degno dei peggiori esemplari dell’antisemitismo e del razzismo come, ad esempio, il succitato sito web “Stormfront” a proposito del quale il Vostro quotidiano aveva giustamente titolato ieri “Neonazisti, la lista della vergogna: Ecco i nomi degli ebrei italiani”.
La Repubblica già da tempo si è arruolata tra i critici di Israele “a prescindere”, sempre pronta ad attribuire allo Stato ebraico la colpa di ogni male in Medio Oriente e, forse, nel mondo, secondo un’inveterata abitudine di una, ahimè, parte della sinistra per la quale gli Ebrei “buoni” sono quelli che si sono lasciati sterminare dai nazisti, mentre quelli che si difendono e che, a volte, sono ammazzati dai Palestinesi sono “cattivi”.
Ma dopo l’infelice riferimento alle “famiglie con cognome di origine ebraica” nell’articolo sui maxi evasori fiscali c’è da pensare che, evidentemente, “la Repubblica” abbia deciso di saltare il fosso, aderendo a quell’antisemitismo tout court che Bebel definì, nel 1893, come “il socialismo degli imbecilli”. Daniele Coppin
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Egregio Direttore,
premesso che non sono di religione ebraica, mi ha molto colpito nell'articolo comparso sul suo giornale l'evidenziazione che alcuni evasori sono di religione ebraica.
L'essere di religione ebraica non mi risulta che mondi da tutti i peccati... Ma mi ha fatto specie che non ci fosse riferimento alla religione degli altri evasori. Potreste darmi qualche ragguaglio di quanti sono i valdesi, i testimoni di Jeova, i luterani, e i cattolici... quanti i laici.
O posso pensare che anche in argomenti così generali il vostro giornale non possa fare a meno di mostrare l'antisemitismo che lo connota in tutte le occasioni.
Penso che questa sia la molla che anche inconsciamente ???? vi spinge a scrivere schifezze di questo tipo.
Non cordialmente
valerio venturini


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