Gli antisemiti veri, oggi, quelli pericolosi, sono i nemici di Israele. Contro di loro mi batto
Cari amici, non vi arrabbiate con me, ma devo dirvelo. Non me ne importa niente. Non mi importa niente di quei quattro imbecilli che sul web pubblicano liste di "ebrei influenti" o anche semplicemente di cognomi ebraici. Ci sono anch'io, ma non me ne importa niente. Il problema non sono loro, non è vero che sono loro a far risorgere l'antisemitismo. La mamma degli idioti è sempre incinta, lo sappiamo, e l'antisemitismo volgare ed esplicito di stile nazista è un genere di idiozia criminale endemico. Ma il problema non sono loro. Non è quello l'antisemitismo pericoloso, è troppo facile indignarsi perché qualcuno dice che Levi e Cohen sono cognomi ebraici, che esistono professori ebrei nelle nostre università come Giorgio Israel o me stesso, giornalisti ebrei come Lerner, e anche qualche businessman di origini ebraiche, ma convertito, come l'ingegner De Benedetti, e cerca di produrre odio contro queste persone.
L'antisemitismo vero oggi si esercita contro l'ebreo degli stati, Israele, e coinvolge ben altri dei cretinetti che hanno pubblicato per l'ennesima volta una lista di ebrei sul web. Coinvolge l'Onu e l'Unione Europea, tutti i paesi arabi e i loro amici fra cui la maggior parte del terzo mondo, la grande maggioranza della sinistra politica, in Italia e all'estero, un bel pezzo di Chiesa. Permettetemi di dire che io rifiuto la solidarietà di Vendola e De Magistris, del Manifesto della Cgil e di Rifondazione Comunista, di Pax Christi, dei vescovi mediorientali e di Emergency (ammesso che l'abbiano formulata, non mi risulta). Non mi importa niente di quel che possono dire. Di più, non ci credo. Non credo che dispiaccia loro che qualcuno parli contro gli ebrei. Gli antisemiti veri, oggi, quelli pericolosi, sono i nemici di Israele, quelli che stanno lavorando, lo sappiano o meno, lo capiscono o no, perché la Shoà si ripeta. Di loro mi importa. Contro di loro mi batto.
Ugo Volli