I cristiani in Israele vivono bene, fuggono da Gaza e i territori dell'Anp Ma per Padre Pizzaballa è tutta 'Terra Santa'
Testata: Informazione Corretta Data: 12 gennaio 2011 Pagina: 1 Autore: La redazione Titolo: «»
Padre Pizzaballa
Ecco alcune dichiarazioni diPadre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, in merito alla situazione dei cristiani in Medio Oriente : "In Terra Santa le condizioni di vita della comunità cristiana sono fragili, come ormai è noto da tempo. I cristiani sono un numero sempre più ridotto. Sono una minoranza che fa fatica ad avere segni esterni, pubblici, di visibilità, con prospettive di sviluppo economico e politico sempre molto difficili (...) Sono situazioni che, purtroppo - aggiunge il religioso - ormai conosciamo e che hanno bisogno di soluzioni stabili, che dipendono però molto anche dalla capacità della politica di dare risposte. Cosa che in questo momento, purtroppo, non si vede ". La disonestà di queste affermazioni è allarmante. Pizzaballa etichetta come Terra Santa Israele, Gaza, i Territori amministrati dall'Anp, facendo credere al lettore che la stuazione dei cristiani sia la stessa in queste tre realtà ben differenti fra loro. Se Pizzaballa fosse onesto, specificherebbe che i cristiani in Israele stanno bene, che il loro numero è in crescita. Per quanto riguarda gli altri luoghi, avrebbe potuto specificare che i cristiani, un tempo la maggioranza a Betlemme, sono ridotti al lumicino, tutti in fuga dalla 'democratica' gestione dell'Anp. Gaza si commenta da sè, basta ricordare chi c'è al potere e non è necessario sciorinare dati al riguardo. Ma Pizzaballa ha preferito, vigliaccamente, mettere tutto insieme, secondo la mentalità di quello che nutre il coccodrillo sperando per questo di non essere mangiato.