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Porta male scrivere di Naturei Karta 11/01/2011

Gent. IC.
ho notato che l'articolo de IlSole24Ore di ier sui Naturei Karta, pubblicato in home page, riporta i consueti e(o)rrori storici tanto diffusi nella propaganda antiisraeliana.
Vi inoltro quindi la segnalazione che ho fatto alla direzione del quotidiano, per un pezzo che, diversamente, avrebbe potuto essere interessante e corretto.

 Egr. Direttore,
noto nell'articolo in oggetto, a firma Giorgio Busi, pubblicato a pag. 27 dell'edizione del 10/01/2011 dei grossolani errori storici, che, nella situazione contemporanea di perdurante conflitto, è anche disdicevolmente pericoloso incentivare.
Cito "Semplicemente, l'orologio della storia deve tornare indietro di un secolo almeno, con le lancette là dove si trovavano all'inizio del Novecento, quando il sionismo era solo un'utopia irrealizzabile e la Palestina ancora saldamente in mano ai suoi abitanti arabi".
Agli inizi del Novecento la Palestina era Impero Turco Ottomano, e i suoi abitanti abitanti arabi, come i suoi 10.000 abitanti ebrei non avevano nemmeno le metaforiche mani per un potere politico.
La restituzione incondizionata di tutto Israele ai palestinesi e l'abolizione immediata dell'«entità sionista» è del resto l'obiettivo dichiarato di questo movimento.
Come sopra, come si può resituire qualcosa a qualcuno che non l'aveva in esclusiva nemmeno prima?
E: "la capitolazione di Gerusalemme e di Tel Aviv e il ritorno del potere politico in mano ai palestinesi." Nei 500 anni dal 1517 al 1917 il potere politico su Gerusalemme era in salde mani turche, mentre Tel Aviv è stata fondata dagli ebrei nel 1909.
Successivamente al 1917 l'area era soggetta alla Corona Britannica tramite Mandato della Società delle Nazioni. Parlare di un "ritorno del potere politico" storicamente significherebbe riconsegnare tutta l'area alla attuale Turchia, o alla Regina Elisabetta, entrambe opzioni su cui anche Giordania e Iraq (anch'essi "Palestina" prima che i Britannici le fondassero dividendo con il righello il territorio da sottrarre al Mandato) potrebbero aver qualcosa da ridire. Le faccio inoltre notare che l'uso delle virgolette ha una valenza linguistica e simbolica fondamentale nella scrittura; scrivere quindi "s'intrattenevano con Ahmadinejad per discutere della fine dell'usurpazione israeliana in Palestina" senza virgolettare, instilla il sospetto che il narratore appoggi il significato di questa una terminologia, tanto in voga, però, solo nella propaganda dei fondamentalisti.
Gli strafalcioni storici successivi già evidenziati nell'articolo, poi, lo rendono drammaticamente probabile, allontanandolo dal basilare significato di "informazione".
Un peccato per un grande quotidiano.
Cordialmente, S_Mittino

Porta male scrivere di Naturei Karta ! solitamente Giulio Busi, che è un grande conoscitore di ebraismo e Israele, è sempre molto attento nei suoi articoli per il Sole. Che siano i Naturei Karta a portar male ?
IC redazione


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