Ora anche il governo israeliano si è reso conto del pericolo connesso alle Ong finanziate da capitali arabo-americani e, per questo, ha deciso di indire una Commissione di Inchiesta.
Gerald Steinberg, fondatore di NGO MONITOR, se ne occupa da diversi anni e, nel pezzo che segue (pubblicato sul Jerusalem Post), spiega per quale motivo indagare le Ong sia un atto dovuto. E non solo in Israele, Steinberg sostiene che anche l'Unione Europea dovrebbe fare altrettanto, visti i finanziamenti non trasparenti che arrivano da molti paesi europei.
Una delle Ong più scatenate contro Israele
Ecco l'articolo, segue l'originale in inglese:
Da più di nove anni, sin dalla tristemente nota Conferenza di Durban del 2001, ho analizzato i pregiudizi, le campagne politiche e i finanziamenti di gruppi che rivendicano la promozione dei diritti umani. Prima della fondazione di NGO Monitor nessuno aveva ancora analizzato questi importanti centri di influenza politica, indagato le loro campagne e programmi o rivelato i nomi dei loro finanziatori. L’interesse si è allargato, ma NGO Monitor è ancora l’unico specializzato a discuterne la credibilità, pregiudizi e finanziamenti di queste Ong politiche.
In base a questa esperienza, mi chiedo se la decisione di aprire un’inchiesta alla Knesset sui finanziamenti delle Ong più politicizzate, specializzate nella delegittimazione di israele, possa aiutare a gettare luce e stimolare l’informazione critica su questa area.
La breve e tempestosa discussione alla Knesset la scorsa settimana ha dimostrato la natura fortemente politica di questa iniziativa, e la facilità con cui un’approfondita ricerca è stata accompagnata da slogan molto semplicistici da tutte le parti politiche. Per la destra, il linguaggio di NGO Monitor include senza distinzione queste organizzazioni quali nemiche di Israele, mentre la sinistra (incluse le organizzazioni citate) cerca di impedire ogni critica e dibattito definendolo “anti-democratico”.
Quando la parlamentare Faina Kirshenbaum (Israel Beitenu) ha presentato la mozione per dare vita all’indagine parlamentare, ha dichiarato che i governi arabi e i gruppi terroristici sono tra i maggiori finanziatori delle Ong, responsabili delle campagne che tendono a etichettare gli israeliani come criminali di guerra attraverso una guerra legale asimmetrica.
NGO Monitor non ha trovato documentazioni evidenti per entrambe le posizioni, sebbene è possibile che questi finanziamenti segreti esistano.
Invece, abbiamo dimostrato il massiccio e segreto finanziamento da parte di Ong politiche dai governi europei, e dall’Unione Europea in particolare. L’Europa, che predica democrazia e buon governo agli altri, vistosamente viola le regole di base della trasparenza dei finanziamenti e dei dibattiti pubblici. Un velo impenetrabile di segretezza nasconde tutti gli aspetti dei procedimenti attraverso i quali l’Unione Europea finanzia organizzazioni come Yesh Din, Adalah, PCATI e molti gruppi palestinesi.
E molto di questo denaro europeo è usato promuovere una guerra legale asimmetrica come boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni, i primi due derivano dalla strategia di Durban del “completo isolamento internazionale di Israele”.
Il prezzo della segretezza europea nel finanziare queste organizzazioni è stato rivelato recentemente da NGO Monitor e dal Jerusalem Post, quando il governo olandese è stato scoperto sostenere azioni contro Israele, e spesso contro gli ebrei, con quello che è stato definito ‘intifada elettronica’ attraverso una organizzazione umanitaria religiosa (ICCO). Il ministro degli esteri olandese fu sorpreso nel sapere che il suo stesso governo finanziava il conflitto arabo israeliano. Ci sono molti esempi di questo tipo in Olanda e in Europa.
Il risultato è che queste organizzazioni finanziate dall’Europa lavorano per la delegittimazione di Israele, continuano a diffondere il doppio standard e false etichette di ‘crimini di guerra’, in più, queste azioni mettono in pericolo le norme sui diritti umani e trasformano questi principi morali in armi utili per la politica. Gli statuti legali universali in Europa e organismi quali il Tribunale Criminale Internazionale, che erano stati previsti per portare in giudizio dittatori responsabili di genocidio, sono stati privati di qualunque significato attraverso l’uso cinico di etichettare i leader israeliani come ‘criminali di guerra’.
L’inchiesta parlamentare sugli abusi dei finanziamenti a queste Ong sarebbe molto utile nel contesto europeo perché è da lì che arrivano i finanziamenti per la guerra asimmetrica legale, boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni e altre forme di attacchi contro Israele. Sfortunatamente i responsabili europei che dovrebbero occuparsene rimangono nell’ombra e rifiutano di affrontare analisi critiche sui sistemi di finanziamento a queste organizzazioni.
Prof. Gerald M. Steinberg, January 9, 2011
For more than nine years – since the notorious NGO Forum of the 2001 Durban conference – I have been researching the biases, political campaigns and funding of groups that claim to promote human rights. Before NGO Monitor was founded, no one was examining these important centers of political influence, questioning their claims and agendas or revealing their donors. And while others have joined the debate, we are still the only research framework focusing on the credibility, biases and funding of political NGOs.
Based on this experience, I question whether the establishment of an inquiry by the Knesset into the funding of the most virulent political NGOs involved in delegitimization will help shed light or encourage informed criticism in this area.
The brief and stormy discussion in the Knesset last week demonstrated the intense political nature of this initiative, and the ease with which substantive research is pushed aside by simplistic slogans, from both ends of the ideological spectrum. For the Right, NGOs that use the language of human rights are all portrayed as enemies of Israel, without distinction, while the Left (including NGO officials) seeks to prevent all criticism and debate as “anti-democratic.”
When MK Faina Kirschenbaum (Israel Beiteinu) introduced the motion to establish the parliamentary inquiry, she claimed that Arab governments and terror groups are among the major funders of the NGOs responsible for “lawfare” campaigns that seek to label Israelis as “war criminals.”NGO Monitor has not found documented evidence for either claim, although it is possible that such secret funding exists.
In contrast, we have shown the massive and often secret funding for highly political NGOs from European governments, and the European Union in particular. Europe, which preaches democracy and good government to others, blatantly violates the basic rules of funding transparency and open debate. An impenetrable shroud of secrecy hides all aspects of the processes by which the EU funds groups such as Yesh Din, Adalah, PCATI and many Palestinian groups.
And much of this European money is used to promote lawfare, as well as boycotts, divestment and sanctions (BDS) – the two primary expressions of the NGO Durban strategy of “complete international isolation of Israel.”
The cost of European secrecy in funding for political NGOs was recently revealed by NGO Monitor and The Jerusalem Post, when the Dutch government was found to be supporting the intensely anti-Israel (and often anti-Semitic) actions of Electronic Intifada via a church-based humanitarian framework (ICCO). The Dutch foreign minister was surprised by the revelation that his own government was fuelling the Arab-Israel conflict, and there are many more such examples in Holland and throughout Europe.
As a result, the European-funded, NGO-led assault on the legitimacy of Israel, as well as the double standards and false allegations of “war crimes,” is continuing. In addition, these actions undermine the universality of human rights norms and convert these moral principles into convenient political weapons. Universal jurisdiction statutes in Europe, and mechanisms such as the International Criminal Court, which were designed to bring genocidal dictators to justice, have been stripped of any significance through the cynical attempts to label Israeli leaders as “war criminals.”
A parliamentary inquiry into abuses of NGO funding would be most useful in the European context, since this is the source of the money provided for lawfare, BDS and other forms of anti- Israel incitement. Unfortunately, the European officials responsible for these practices have clung to the secrecy, and refuse to allow critical analyses of their NGO funding policies.
The writer is president of NGO Monitor, a research institution that tracks NGOs.