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Ricordi di un israeliano che fu anche per un po'italiano 09/01/2011
Caro Amico,
Sono stato sorpreso che hai pubblicato la mia filippica di/su Ratisbona, anche se hai continuato con una apologia.
Dapprima ho pensato che l'apologia era mal a proposito, pensando a papa Mastai (la conosci la poesia di Victor Hugo su papa Mastai?) Sarto ecc. e anche Paparatzi non mi sembra "piu' avanzato" colle sue indulgenze verso i Lefebvriani.
Poi ho capito che l'apologia era quello che voleva essere, cioe' un'apologia, non una rettificazione, non una correzione dei fatti.
Me ne sono accorto colle ultime notizie su IC, sulla London School of Economics dove Israele veniva a mancare e il National Geographic Traveler, idem.
Il National Geographic ho in uggia fin dal 1976 -si, l'anno del bicentennial, quando hanno pubblicato un grade articolo su Thomas Jefferson e il suo Monticello, ma non un cenno a Philip Uriah Levy. Soltanto stasera per scriverti ho trovato questa :  http://www.vqronline.org/articles/2002/summer/urofsky-levy-family-monticello/, ma come sta che questa storia la conoscevo gia' allora, piu di 30 anni fa'?
Probabilmente dalla stessa fonte che questo giornale, ma che il National Geographic aveva deciso di ignorare, come adesso Israele.
Ritorniamo a Ratisbona, LSE e National Geographic - questa volta sono io che faccio l'apologia, degli arabi. La politica di ignorare Israele non e' un invenzione "autonoma" araba, e' parte della legacy cristiana dell'Europa. Ti ricordi la visita di papa Montini?
Gianpaolo 2 era magari un po differente, ma anche lui, cerca i protocolli del convegno di St, Egidio che ha avuto luogo in ottobre 2001, si, un mese dopo il 9/11.
E discorsi suoi in Siria e in un paese dell'Asia, non ricordo piu quale, credo nel 2003.
Quindi il tuo complemento apologetico, sia, ma come tutta apologetica, non vuol dire che sia giusta.
Arrivederci, e stammi bene

   Amo Fuchs, Israele
 
Chanson de Victor Hugo

Un jour, Dieu sur sa table
Jouait avec le diable
Du genre humain hai.
Chacun tenait sa carte:
L'un jouait Bonaparte
Et l'autre Mastai

Un pauvre abbe' bien mince!
Un mechant petit prince,
Polisson hasardeux!
Quel enjeu pitoyable!
Dieu fit tant que le Diable
Les gagna tous les deux.

«Prends! cria Dieu le pere,
Tu ne sauras qu'en faire!»
Le diable dit: «Erreur!»
Et, ricanant sous cape,
Il fit de l'un un pape,
De l'autre un empereur.


P.S. Quattordici anni fa, nel 1996, stavo leggendo un libro sulla storia delle comunita' ebraiche del mille nel nord dell'Europa, coi dettagli della prima crociata. Ho avuto lo choc (come si scrive in italiano? scioc?) della mia vita.
L'autore presentava l' «argomentazione teologica» dei cristiani «contra hebraeos».
ERA LA STESSA ARGOMENTAZIONE CH'IO SENTII A SCUOLA, PIU DI 50 ANNI FA, alla lezione di catechismo. Avevo un maestro socialista, che ci mandava a casa
Caro Fuchs, i suoi ricordi, che abbiamo messo così come ce li ha mandati, sono molto belli, è la famosa 'storia minore' che ci permette di capire quella che poi va a finire nei libri. Grazie, stia ben, kol tuv, come si dice dalle sue parti.
IC redazione

per le lezioni di catechismo. Ma quel giorno li non dovevo aver rigato diritto, e allora mi fece restare in classe. Stavo dietro la tavola nera, un ordigno mobile che si poteva girare. Dapprima disegnai. Quandi i gessi finirono ascoltai il prete. Che fifa! Dopo le lezioni scappai di corsa, temendo che i miei co-scolari mi facessero la pelle. Corro male, e mi fermai per veder se mi seguivano. No. Piu' tardi ho capito ch'io ero probablimento l'unico ad aver ascoltato il prete.
Ad ogni modo, se i prete non hanno cambiato parere in 850 anni, credi che lo hanno fatto in 50?
Amo

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