Nel leggere Vittorio Messori sulle stragi di Cristiani (Corriere, 7 gennaio), sono rimasto allibito. Ho scoperto infatti che anche in questo caso gli ebrei (il sionismo...) sarebbero la causa (detonatore...) di tutto. Quindi secondo Messori il sionismo è l'origine delle stragi che l'Islam radicale rivendica dalle Filippine fino alla Nigeria. Ad ascoltare i sermoni infiammati di alcuni Imam nei quali si invoca lo sterminio di ebrei e cristiani viene però qualche dubbio. Se la teoria di Messori fosse vera allora bisognerebbe supporre che tutto l'estremismo islamico sia mosso dalla nascita di Israele e non derivi invece dalla genesi stessa dell'Islam, la cui espansione (molti secoli dopo quella del cristianesimo e dell'ebraismo) avvenne sulla punta della spada e non sulla forza della spiritualità. A leggere Messori verrebbe da dire al pedone che viene investito sulle strisce da un automobilista ubriaco che il pedone è stato il detonatore dell'incidente non essendo restato tappato in casa sua. Che a scrivere queste cose ci pensi Messori fa parte della libertà di pensiero, ma che il Corriere le pubblichi è molto più preoccupante.
Andrea Jarach
Milano
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In riferimento all'articolo pubblicato sull'edizione di ieri, 7 gennaio, a firma di Vittorio Messori dal titolo "Le radici dell'odio contro i cristiani", sorprende constatare che, a fronte di una ricostruzione storica che, relativamente all'interpretazione alquanto discutibile dei fatti (sia pure illustrati in modo sostanzialmente corretto), l'illustre intellettuale interpreti i recenti attentati perpetrati da fanatici islamici ai danni dei cristiani con una tesi alquanto "originale": è colpa di Israele (leggi "degli Ebrei").
Certo che, dopo l'accusa di deicidio, elaborata, guarda caso, dopo che la religione cristiana si era estesa dagli Ebrei deportati a Roma ai gentili e, ad opera dell'Imperatore Costantino, all'Impero stesso; l'accusa del sangue, che giustificò le persecuzioni ed i processi agli Ebrei nel Medio Evo; l'accusa di essere marxisti, mossa agli Ebrei dall'aristocrazia europea, e quella di essere capitalisti, da parte dei socialisti e comunisti antisemiti; l'accusa del complotto per dominare il mondo, ad opera degli zaristi, prima, e dei nazifascisti, poi; l'accusa di opprimere i Palestinesi (che compiono attentati e lanciano razzi contro Israele) e di trattarli come i nazisti trattavano gli Ebrei (che gli attentati non li facevano); ecco che l'"illustre" Messori non trova niente di meglio per dimostrare la "finezza" dei suoi ragionamenti e delle sue analisi che attribuire la colpa degli attentati ai cristiani non già ai loro autori e sostenitori (come giudicare le parole di Al Tayeb rivolte al Papa, sennò), bensì agli Ebrei, anzi a quelli che lui preferirebbe forse definire, con linguaggio preconciliare, "perfidi giudei". Complimenti a Messori: tanta profondità di ragionamento mancava davvero in questo difficile periodo.
Daniele Coppin
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Se da un lato la libertà di opinione è garantita. la pubblicazione su un giornale quale il vostro la qualifica politicamente. Quindi o la pensate come Messori oppure date spazio ad una critica che ,in questo caso è dovuta dato l’odiosità del tema che Messori lascia chiaramente intendere.
lettera firmata
Se da un lato la libertà di opinione è garantita. la pubblicazione su un giornale quale il vostro la qualifica politicamente. Quindi o la pensate come Messori oppure date spazio ad una critica che ,in questo caso è dovuta dato l’odiosità del tema che Messori lascia chiaramente intendere. lettera firmata