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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.01.2011 La stessa strategia: ad Alessandria d’Egitto la polizia di stato si ritira un’ora prima dell'esplosione alla chiesa cristiana
commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 gennaio 2011
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «La stessa strategia: ad Alessandria d’Egitto la polizia di stato si ritira un’ora prima dell'esplosione alla chiesa cristiana»

La stessa strategia: ad Alessandria d’Egitto la polizia di stato si ritira un’ora prima dell'esplosione alla chiesa cristiana
di Piera Prister


Piera Prister

 Ad Alessandria d’Egitto e’ da poco scoccata la mezzanotte di Capodanno, una Skoda verde imbottita di 100 Kg di esplosivo, arricchito con chiodi, vetri e palle di ferro, si avvicina alla grande chiesa cristiana copta dei Santi -dove 2000 persone circa seguono la Messa-  scendono due uomini, uno dei quali fa una chiamata dal suo cellulare e poi  si allontanano. Subito dopo una violenta esplosione causa la morte di 21 cristiani e il ferimento di 96, ma il numero delle vittime e’ destinato a salire. La polizia non c’e’, e’ gia’ andata via. L’esplosione e’ talmente violenta che resti umani volano in alto ai piani superiori dell’edificio e raggiungono le pareti della moschea, costruita proprio di fronte alla chiesa. Ci sono testimonianze oculari e video con immagini raccapriccianti di musulmani che macabri danzano in mezzo a rivoli di sangue, sui resti dei cadaveri smembrati delle vittime, al grido di “Allah Akbar”. I cristiani pietosamente coprono  con i giornali  i corpi delle vittime che cercano di trasportare dentro la chiesa e, inevitabilmente, ne nascono scontri tra musulmani e cristiani. Solo allora la polizia interviene. 

 Il copione si ripete. Come gia’ avvenne all’aeroporto di Fiumicino nel 1985,  quando qualcosa non funziono’ con la polizia che non prevenne quella strage, anche se il governo italiano era stato avvertito che ci sarebbe stata un attentato, come scrive nel suo Memoriale, l'ammiraglio Fulvio Martini; cosi’ come anche nel Ghetto di Roma, il 9 ottobre 1982 non c’erano le solite volanti della polizia che secondo la testimonianza ultima dell’emerito presidente  Cossiga erano state ritirate. In tutti e tre i casi si ripresenta sulla scena la stessa regia islamica assassina, ricattatoria e collusa con il potere politico che scende a patti con gli attentatori e facilita le stragi. Mubarak deprecando il fattaccio subito ha dichiarato: “This blind terrorism does not differentiate between Christian and Islamic community”.  (Questo cieco terrorismo non distingue i  cristiani dai musulmani). Gli ha fatto gravemente da eco, Obama, che ha ripetuto sostanzialmente lo stesso concetto: “ The perpetrators were clearly targeting Christians but that attack killed and injured people from Christian and Muslim communities”. ( Gli attentatori hanno bersagliato chiaramente i cristiani, ma poi hanno ucciso e ferito  gente appartentente alle due comunita’ cristiana e musulmana). Entrambe le dichiarazioni sono false, in verita’ non c’e stato nell’attentato nessun musulmano morto, solo i cristiani sono saltati in aria a brandelli. L’attentato non e’ stato eseguito da un terrorista suicida, come hanno dichiarato pubblicamente i funzionari statali egiziani ma da un’ autobomba.

 E quale sara’ il prossimo bersaglio? Perche’ non illudiamoci, si ripetera’, la’ dove  gia’ esistono connivenze del potere politico con i terroristi islamici che  in Italia  erano gia’ operativi, sin dalla prima strage  di Fiumicino del ’73 e, proprio in quel periodo se n’era gia' a conoscenza. Infatti ,  se  rileggiamo attentamente gli articoli della rivista “Epoca”,  i liberali, i repubblicani e la Destra Nazionale, alzarono fin da allora  l’indice  accusatorio in Parlamento contro l’allora ministro dell’Interno Taviani e contro Andreotti e poi contro Craxi per essere scesi a patti con i terroristi palestinesi. Attualmente non corriamo lo stesso pericolo con i ministri attuali  Maroni e Frattini che sono senz’altro alieni da compromessi con il nemico islamista. Infatti oggi,  3 gennaio, 2011 il Ministro degli Esteri italiano ha  fatto un appello all’Unione Europea a che riduca i lauti aiuti economici destinati ai paesi in cui sono esplose le bombe anticristiane. Ma c’e’ anche da tremare al pensiero che i terroristi -che sicuramente sono in cerca di sensazionalita’- possano scegliere come bersaglio l’Italia dove ci sono i massimi templi della cristianita’, inestimabili luoghi di fede e d’arte. Perche’ i terroristi non sono una sparuta schiera di canaglie isolate, ma fanno parte di un piu’ ampio piano di distruzione e di morte contro gli infedeli e successiva loro sottomissione per abiura, finanziato dai  signori del petrolio, che  hanno fatto credere che i terroristi fossero solo antisemiti e antisionisti, come gia’ i nazisti, ma questo e’ solo un espediente della loro strategia che e’ molto piu’ globale. Alzeranno il tiro perche’ mirano in alto a collezionare trofei per marcare il loro territorio di conquista e tanto piu’ il bersaglio e’ importante tanto piu’ e’ appetibile. Sono arrivati a colpire N.Y. simbolo del potere economico-finanziario dell’America, hanno colpito il Pentagono, simbolo del potere militare, stavano per dirigersi alla Casa Bianca, simbolo del potere politico e democratico.  Se ne deduce che ora si preparino a colpire un simbolo importante del potere religioso.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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