martedi` 22 ottobre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.01.2011 IC 7 - Il commento di Federico Steinhaus
dal 26/12/2010 al 01/01/2011

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 gennaio 2011
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Il commento di Federico Steinhaus»
 Il commento di Federico Steinhaus


Federico Steinhaus

Sono sempre molte le occasioni che si presentano per ragionare sulle vicende del rapporto fra Israele ed i suoi vicini, e quasi sempre le riflessioni sono amare. Quando non vi sono momenti di conflitto armato emerge chiaro il tentativo di delegittimare l’esistenza di Israele sotto il profilo storico-religioso, non potendolo fare su quello giuridico (difatti, come si potrebbe delegittimare uno stato voluto dalle Nazioni Unite?); il metodo oggi più diffuso fra i nemici di Israele (incluse le Nazioni Unite) è quello di negare l’ebraicità di reperti archeologici appartenenti alle narrazioni bibliche, quali la tomba dei Patriarchi ed il Muro occidentale del secondo Tempio, o di personaggi quali Gesù e Maimonide. Difatti, questo il ragionamento, se gli ebrei non hanno alcun legame con quella terra che si chiama Palestina o Terra Santa, non hanno neppure un motivo per rivendicare il diritto a farne la propria patria. La democrazia totale ed incontrollabile di Internet anche da questo punto di vista sta diventando l’arma  più efficace proprio dei nemici della democrazia.
Internet assume, nel contesto della regione e dei conflitti che la agitano, un’ importanza in crescente espansione. La rete del terrorismo ha imparato molto in fretta a farne un uso sofisticato e funzionale alle sue finalità di diffusione capillare del “verbo”, e grazie  all’uso spregiudicato di tutti gli strumenti che la rete mette a disposizione  sta producendo un numero imprecisabile di cosiddetti cani sciolti o terroristi-fai-da-te, che destabilizzano un sistema democratico più di quanto possano farlo attentati in grande stile.
You Tube e Facebook sono oggi gli strumenti di comunicazione più utilizzati dai jihadisti. Anwar al-Awlaki (un imam nato negli Stati Uniti, ispiratore gli attentati del 2007 a Fort Dix, del 2009 a Fort Hood e di quello di Natale su un aereo presso Detroit) è sicuramente il personaggio dominante dei video postati su You Tube per mostrare, con le immagini di attentati e videoclips jihadiste, la potenza del terrorismo islamista (lui da solo ha 1910 video postati). Lo scorso 14 maggio una donna, Roshonara Choudry, ha accoltellato un deputato inglese, Stephen Timms, dopo aver ascoltato per 6 mesi i messaggi di Al-Awlaki che l’hanno trasformata da una musulmana ben integrata qual’era in una attivitsta di Al Qaeda. E lo scorso 8 dicembre un altro giovane, Muhammad Hussain (Antonio Martinez il suo nome vero), è stato arrestato per aver progettato un attacco contro un centro di reclutamento americano dopo aver visto il sito di Revolution Muslim: aveva espresso su Facebook il suo desiderio di morire come un martire.
Di Facebook si serve anche una comunità on line, Jihad Al-Ummah, per propagandare la guerra santa; poche ore dopo l’attentato di Stoccolma con un’autobomba nelle vie dello shopping prenatalizio il forum jihadista Shumukh Al-Islam ha pubblicato la foto dell’attentatore, Timur Abd Al-Wahab. Il sito salafita e jihadista Minbar Al-Tawhid Wal-Jihad per parte sua dichiara che è legittimo uccidere i cristiani, che non sono più protetti dallo stato di dhimmi (tollerati): dopo l’uccisione di 52 persone in una chiesa di Bagdad (31 ottobre), di questo proclama si vedono i risultati nefasti in molte parti del mondo islamico.
Gli analisti e storici che si occupano di antisemitismo sottolineano che la persecuzione degli ebrei è sempre antesignana di una estensione delle persecuzioni nei confronti anche del resto dei cittadini, in altre parole che prima si tolgono diritti agli ebrei, poi man mano a tutti. Si direbbe che nel caso della cristianofobia islamica questo assioma venga confermato, e c’è solo da augurarsi che se ne rendano conto quanti hanno la responsabilità istituzionale di opporvisi. Voglio ricordare cosa scrisse il pastore Martin Niemöller a proposito del nazismo: “Prima vennero per gli ebrei e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa”.
Chiudiamo con una notazione meno cupa. Internet serve anche ad altro, e talvolta vi si trovano chicche inaspettate. Così il sito del mitico Mossad (mossad.gov.il) nella sua versione in ebraico offre lavoro come se cercasse elettricisti o idraulici: “Il ruolo dei tuoi sogni”, questo è l’amo che gettano e magnificano il ruolo che – dicono -  richiede fantasia e passione per le sfide, un lavoro diverso e particolare, un incarico non di routine e dinamico che richiede numerosi viaggi all’estero…Hai l’opportunità, aggiungono, di creare una realtà nella quale sarai tu ad avere un ruolo centrale. Potrai influenzare direttamente e realizzare la tua missione personale di patriota. 



http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT