"Le guerre che minacciano il futuro ", è il titolo delle pagine 14/15 sulla STAMPA di oggi, 02/01/2011, dalla quale riprendiamo il pezzo dedicato al Libano.
"Questo scontro politico potrebbe preludere a una nuova guerra contro Israele" conclude la breve. Siamo d'accordo, e ci auguriamo che queste due pagine, dedicate quasi interamente al terrorismo islamico, contribuiscano ad una maggiore chiarezza quando si commissionano articoli sul conflitto israelo-arabo, ci riferiamo in modo particolare alle corrispondenze di Paola Caridi, la quale evidentemente ne ignora l'esistenza.
Ecco la breve:
Resta sempre grave la crisi politica che paralizza da tempo il Libano: da una parte il premier Saad Hariri, sostenuto da Arabia Saudita e Stati Uniti, e dall’altra l’opposizione, guidata da Hezbollah e appoggiata invece dalla Siria e dall’Iran. Al centro di tutto c’è la discussione sulla legittimità del Tribunale speciale, incaricato di fare luce sull’omicidio nel 2005 dell’ex premier Rafiq Hariri, padre di Saad, e sulla lunga catena di attacchi che negli ultimi ha insanguinato il «Paese dei Cedri». Gli esperti di politica internazionale temono una possibile «escalation», mentre il movimento scita guidato da Hasan Nasrallah nega ogni responsabilità sull’assassinio e ha accusato la corte di essere nient’altro che «un progetto israeliano». Questo scontro politico potrebbe preludere a una nuova guerra contro Israele.
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