Il municipio di Roma nega il permesso a una manifestazione contro Israele che però viene fatta lo stesso
Testata: Il Manifesto Data: 29 dicembre 2010 Pagina: 8 Autore: La redazione del Manifesto Titolo: «A Roma una fiaccolata per ricordare i bombardamenti israeliani su Gaza»
Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 29/12/2010, a pag. 8, la breve dal titolo "A Roma una fiaccolata per ricordare i bombardamenti israeliani su Gaza".
Alcune immagini di 'pacifiche manifestazioni pro Palestina'
Come hanno scritto gli organizzatori stessi della manifestazione, l'amministrazione comunale di Roma "dopo aver annunciato l’imminente rilascio del nulla osta perché la manifestazione si svolgesse sulla scalinata del Campidoglio, l’ha negato ". Perciò la manifestazione era illegale. Il municipio ha negato il permesso per un motivo semplice. Le manifestazioni pro Palestina non sono mai a favore dei palestinesi, ma contro Israele. Sono violente. E infatti il municipio l'ha negata per " motivi di ordine pubblico ". Ma la legge non è uguale per tutti, evidentemente, dal momento che la manifestazione contro Israele ha avuto luogo, come si può leggere dalla breve che segue:
Il 27 dicembre era il secondo anniversario dell’inizio dei 23 giorni di bombardamenti israeliani sulla popolazione civile di Gaza e, per ricordarlo, si è tenuta sulla scalinata del Campidoglio a Roma una fiaccolata indetta dalla Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese. Molti cittadini hanno voluto esprimere così la condanna «per un’occupazione militare che dura dal ’48, e impedisce l’espressione di una Palestina libera e democratica». Altri, hanno applaudito i manifestanti. I bombardamenti sulla popolazione di Gaza provocarono 1400 morti tra i quali 360 bambini e migliaia di feriti. Una commissione di inchiesta Onu, il «rapporto Goldstone » sull’ aggressione israeliana ha esplicitamente parlato di crimini di guerra, ma la comunità politica internazionale ha bloccato ulteriori azioni politiche e legali. Scrivono gli organizzatori dell’iniziativa: «Nonostante il comportamento dell’amministrazione capitolina che, dopo aver annunciato l’imminente rilascio del nulla osta perché la manifestazione si svolgesse sulla scalinata del Campidoglio, l’ha negato adducendo motivi di ordine pubblico (dietro i quali ha cercato di nascondere una discriminazione nei confronti del tema della libertà della Palestina), questa manifestazione pacifica, composta e non violenta, ha riconquistato all’agibilità democratica le scalinate del Campidoglio e il centro storico».
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