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La satira, una pratica delicata ma indispensabile 28/12/2010

Il lettore che ci scrive aveva chiesto di non pubblicare la sua lettera. ci scusiamo con lui se disubbidiamo, perchè l'argomento sollevato è serio, e pensiamo sia di interesse per chi legge IC.
Abbiamo tolto la firma e abbiamo cercato di spiegare la nostra posizione.
Chi volesse vedere il video in oggetto, lo trova in archivio (Home Page, sezione youtube)
IC redazione

Buonasera,

purtroppo non trovo questo filmato (blame the jews) all'altezza della serietà della documentazione fornita dal vostro splendido sito (non ho ancora visto tutti i video e i ppt del sito..)

è inutilmente provocatorio e non solo non corrisponde ai sentimenti di moltissimi cristiani, ma neanche al fatto che ora, grazie a Dio, anche l'antigiudaisomo teologicamente (in)fondato è stato cancellato dalla dottrina.

se vogliamo combattere e vincere la lotta contro l'antisemitismo dilagante credo che si debba essere più seri.

Con stima
lettera firmata

Fare satira non è mai facile, il rischio, sempre possibile, è che si finisce per urtare qualcuno o qualcosa. ma la satira deve essere libera da ogni condizionamento, altrimenti perde la sua efficacia. non a caso è proibita- e ignorata- in tutti i regimi tirannici/autoritari. ma veniamo all'oggetto della sua critica. nel Vaticano il rapporto con gli ebrei, e soprattutto con Israele, è un argomento che si preferirebbe non fosse mai trattato al di fuori del Vaticano stesso. meno che mai attraverso mezzi poco ortodossi come la satira. ma quest'ultima non avrebbe motivo di esserci se a monte non ci fossero motivi seri e validi a provocarla.
anche noi preferiremmo, in un tempo come questo che vede la crescita del fondamentalismo islamico, fare fronte unito contro il pericolo comune, ma ignorare il passato non aiuta a capire il presente.
abbiamo pubblicato ieri la lettera di un lettore che si chiede come mai le parole (sacrosante!) di condanna del Papa contro le persecuzioni dei cristiani siano buone e accettabili, mentre il silenzio di un altro Papa andava capito e accettato perchè altrimenti i perseguitati (in quel caso gli ebrei) lo sarebbero stati ancora di più viene citata in sua difesa.
ma questo è solo un esempio, che ne dice dell'atteggiamento della chiesa sulla politica da sempre esercitata verso Israele, riconosciuto come stato solo nel 1994 ? di fronte a qualche sacerdote sinceramente attento a quanto accade nel rapporto con il mondo arabo, il Vaticano mantiene la sua posizione di fatto ostile. A Betlemme i cristiani, che erano più del 50% sono oggi l'1% !, ma il Vaticano si guarda bene dal pronunciare il nome di chi ne ha provocato l'esodo, anzi, ne dà la colpa a Israele perchè ha costruito il muro, come se dipendesse da quello.
sono solo due esempi, fra migliaia, eppure lei si risente se l'arma usata per criticare la politica vaticana è quella della satira, dimenticando i duemila anni di antigiudaismo cristiano, che sono stati alla base dell'odio in Europa contro gli ebrei.
IC redazione

Ha ragione, fare satira non è certo facile, soprattutto su temi complessi e sensibili!
Da "papista" che ha cercato di approfondire la storia, con i suoi enormi buchi neri da parte del papato, vorrei costruire su un futuro di concordia razionale civile e umana, nel rispetto delle scritture e delle teologie, dando credito alle voci ufficiali di adesso, piuttosto che attualizzare il passato. Per questo non riesco a sovrapporre la satira del breve filmato con l'attuale papato e il precedente. Ma mi rendo conto che non si può far finta che le ferite non ci siano, e che non siano lenti i cambiamenti.
Uno dei motivi del mio commento è che sto divulgando "Informazione corretta" tra amici, alcuni dei quali, sacerdoti, forse darebbero troppo peso negativo alla satira un po' sopra le righe, rispetto alla sostanza della documentazione fornita. Tutti devono rendersi conto di quello che sta succedendo, di quello che si sta rischiando, senza fermarsi a guardare ipnotizzati misere persone sfruttate e strumentalizzate da governi dispotici e fanatici. Sarebbe anche interessante un confronto tra le economie dei paesi arabi e quelle dell'autorità palestinese o hamasland.
Comunque grazie di quello che sta facendo:
Le rinnovo la mia stima e i miei più cordiali saluti.
lettera firmata

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