Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
"Natale e la continuazione della guerra con altri mezzi"
Cari amici, questa è una cartolina di Natale, anche se io l'ho scritta un po' prima. E dunque innanzitutto auguri. A proposito di natale, inizio con una buona notizia. Qualcuno di voi può avere avuto il dubbio che Gesù, di cui si festeggia la nascita, fosse ebreo. Per esempio il Vangelo di Marco inizia con la genealogia di Gesù (1,1-16: Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuda e poi dopo qualche generazione, Davide, Salomone eccetera), quello di Luca annuncia per Gesù "il trono di Davide, suo padre e regnerà sulla casa di Giacobbe" il cui secondo nome è Israele (1,32-33), eccetera. Ma si sa che la Bibbia è stata falsificata da ebrei e cristiani insieme, per cui solo il Corano conta (ma nella sura 3 anch'esso parla di Gesù come "suo messaggero ai figli di Israele"), Non importa. Sappiate che Gesù era palestinese e palestinese era anche Maria. Chi lo dice? Ma la televisione palestinese, controllata dall'autorità palestinese, fonte autorevolissima (http://myemail.constantcontact.com/Jesus-was-a-Palestinian---no-one-denies-that---says-PA-TV.html?soid=1101929139886&aid=o34hOe6dUCM). Anzi, dice qualcosa in più, afferma che "il martire Arafat usava dire che Gesù fu il primo martire palestinese". Perché Arafat, morto in un ospedale francese, sia stato un "martire", cioè un attentatore suicida, dovete chiederlo ai medici che gli diagnosticarono l'AIDS; che poi Gesù fosse "un martire palestinese" nessuno lo nega, come dice sempre la TV dell'AP, ma bisogna seriamente rimproverare tutti gli artisti che hanno dipinto crocifissioni e deposizioni, perché si sono tutti dimenticati di inserire nelle loro immagini la cintura esplosiva. Comunque, Gesù era un palestinese, non vorrete mica negarlo voi, no?
Altra buona notizia. Sapete quanti chilometri di costa ha la Palestina? Nessuno, mi risponderanno quasi tutti, primo perché allo stato non esiste, secondo perché il territorio controllato dall'Autorità Palestinese non ha contatti col mare. Altri diranno 40 chilometri, la lunghezza della striscia di gaza, che in realtà è Hamastan e rifiuta qualunque contatto col "governo" di Ramallah. Be', sia una posizione che l'altra sono sbagliate. La costa palestinese è lunga 244 chilometri, dalla frontiera con il Libano a Nord a quella con l'Egitto a sud. Questo spiega anche perché la Palestina comprenda 24 mila chilometri quadrati (un dodicesimo dell'Italia) e non i soli 6 mila che gli si attribuiscono di solito e perché la città di Tiberiade sia palestinese (http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=4014), come del resto anche Haifa, Jaffa, Acco o San Giovanni d'Acri sulla costa. (http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=466&page=2). Ma come, direte voi, che è accaduto ad Israele, è sparita per magia? A parte il fatto che dovreste chiamarlo entità sionista, è chiaro che Israele non esiste, è solo un'illusione ottica, sulle carte e sui manifesti dell'Autorità Palestinese proprio non c'è ( http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=466).
Ma scusate, mi direte voi, è vero che siamo a Natale e tutti i desideri sono buoni, li porta Babbo Natale sulla slitta, se Israele non esiste, e soprattutto se non dovrebbe esistere, con chi pensano di fare la pace i dirigenti dell'Autorità Palestinese? E che differenza c'è con Hamas, che continua a dichiarare di volere tutta la Palestina dal fiume al mare, non un centimetro meno (http://news.yahoo.com/s/afp/20101213/wl_mideast_afp/israelpalestiniansconflicthamasanniversary)? Buona domanda, anche se poco natalizia. Ma permettetemi di rispondere a una domanda con un'altra, come si usa dalle nostre parti. E se non volessero affatto fare la pace, ma solo approfittare della loro posizione di "deboli" cui viene negato il diritto della "loro" fetta, mentre in realtà vogliono tutta la torta (http://www.huffingtonpost.com/ben-s-cohen/the-pas-choice-palestinia_b_798464.html)? Se tutta questa storia delle trattative fosse solo una continuazione della guerra con altri mezzi (e con il vantaggio in più di qualche miliardo di euro l'anno di "aiuti"). Lo so0 che Gesù bambino non sarà contento di questa mia maligna interpretazione, ma – che volete – lui è palestinese e dunque è arrabbiato con me comunque. O no?
Ugo Volli