Riportiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 16/12/2010, a pag. 14, l'articolo di Angela Manganaro dal titolo " In Svezia duecento attentatori ".
Cinque giorni dopo lo shock dell'uomo bomba nel quartiere-salotto di Stoccolma, i servizi segreti svedesi rendono pubblici i risultati di uno studio commissionato a febbraio: circa 200 islamici che vivono nel paese sono pronti a compiere attentati, il 20% dei sorvegliati speciali è diventato estremista nel corso del 2009. Taimour Abdulwahab, il kamikaze 29enne di origine irachena che si è fatto esplodere sabato scorso, non rientra però in questa lista. Il ragazzo ieri sulle prima pagine dei giornali o con una foto segnaletica accanto a quella di Osama Bin Laden o con la divisa del liceo tipica degli studenti svedesi, era l'insospettabile che sfugge alle statistiche anche se forse non ha agito da solo: secondo l'Expressen è stato trovato un walkie talkie accanto al suo cadavere, segno di un'azione coordinata con dei complici.
Al di là delle indagini però ieri il governo ha sentito di bisogno di dire che era a conoscenza di frange estremiste: «Per il momento il fenomeno è relativamente limitato e può essere affrontato con misure preventive», ha detto ai giornalisti Malena Rembe, analista dell'antiterrorismo della Sapo (i servizi segreti) che ha presentato lo studio. «Quello che è successo l'11 dicembre conferma che vi è una seria minaccia contro gli svedesi ma non ancora contro la nostra struttura sociale, il governo e la leadership». Poi ha aggiunto: «Quella che diamo è una stima per difetto, abbiamo incluso solo quei nomi che agiscono come gruppi organizzati». L'80% degli schedati forma insomma una rete "violenta" pronta al colpire, il resto è costituito da mine vaganti solitarie.
Secondo il report, venti persone hanno fatto la spola fra la Svezia e la Somalia per essere addestrati da al-Shabab, il gruppo estremista legato al network di al-Qaeda. Altri svedesi di origini irachena e afghana sono partiti dai sobborghi di Stoccolma, Goteborg e Malmö verso i paesi d'origine con lo stesso scopo. I 200 sono soprattutto uomini, hanno in media 36 anni, provengono da 25 paesi ma solo un terzo è nato in Svezia. Gli 007 non hanno fornito altri particolari su livello di istruzione, lavoro o stipendio medio del terrorista tipo: pare che i dati in possesso non permettano di ricostruire un chiaro identikit. Poche ore prima della conferenza stampa indetta dai servizi segreti, altri esperti di antiterrorismo come Magnus Ranstrop, dello Swedish National Defense College, o Michael Taarnby, collega danese, spiegavano alla Cnn che il kamikaze di Stoccolma non li ha colti di sorpresa. Da tempo si monitorano gli estremisti all'interno della comunità di 25mila somali che vivono in Svezia. Somalo era anche il ragazzo che ha cercato di uccidere a colpi d'ascia Kurt Westergaard, vignettista danese che ha pubblicato nel 2006 le caricature di Maometto. Stessa sorte toccata a Lars Vills autore svedese in cima alla lista di Inspire, magazine online di al-Qaeda e obiettivo di una rete di terroristi coordinati da un'americana convertita che si faceva chiamare Jihad Jane. Gli addetti ai lavori indicano quei disegni come una delle cause degli uomini bomba in Scandinavia.
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