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La pasta dei pacifisti 13/12/2010

Sulla "vexata quaestio" della bomba iraniana, siamo davvero al trionfo dell'ipocrisia e della paranoia degli ebrei (non tutti, per fortuna) e dei loro reggicode insinuati nelle redazioni dei giornali "democratici" e "liberal" (ossia filosionisti). Per costoro è normale e giusto che il grande israele abbia una armamentario nucleare di prim'ordine (sennò che popolo eletto sarebbe!) con il quale minacciare continuamente sfracelli a spese dei vicini. Guai, però, che altri pensino anche lontanamente a dotarsene (mica sono eletti, quelli, sono dei semplici goym, come sostiene il rabbino Yusuf Ovadia e tanti come lui) per minacciare il Santo Popolo! E' un'ipocrisia che sta stancando, già negli atenei europei ed anche americani si colgono i segni di un cambiamento di umore che dovrebbe portarvi a qualche riflessione, se ne siete ancora capaci. Ma io temo che alla fine prevvarrà lo spirito di Sansone e la catastofe nucleare ci trascinerà tutti nell'abisso.  
alexbort@libero.it

Notiamo che nella sua mail non c'è riferimento alcuno all'Iran, che minaccia di distruzione atomica Israele. Non ci stupisce, lei è della stessa pasta dei pacifisti dalla mavi marmara. Silenzio assoluto chi l'atomica la vuole usare, dito puntato verso chi, forse, ce l'ha, ma per difesa. Bravo !
IC redazione


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