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Ugo Volli
Cartoline
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Ecco i veri difensori dei diritti umani 13/12/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

" Ecco i veri difensori dei diritti umani "


Liu Xiaobo
                                      Navy Pillay

Cari, amici, oggi per divertirci facciamo un piccolo indovinello. Ditemi: che cosa hanno in comune questi paesi: Russia, Kazakhstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran, Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cina, Cuba e Marocco?  Vi viene mente qualcosa? Bravi, sono quasi tutti ex comunisti che hanno mantenuto una più o meno solida continuità col passato (Russia, Kazakhstan, Serbia, Ucraina, Cina, Cuba) o comunistizzanti (Venezuela) oppure paesi islamici (Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Iraq, Iran,Afghanistan, Egitto, Sudan, Marocco). I due che non rientrano in queste categorie non brillano neppure loro per costume democratico e sono insidiati da potenti guerriglie (Filippine, Colombia). Non vi è neanche una democrazia avanzata, uno stato in cui sia sicuro fare politica. Insomma sono posti non tanto raccomandabili dal punto di vista dell'opposizione, naturalmente: dittature o quasi dittature.

Vi suggerisce qualcosa questo elenco, dunque? Bravi, bravissimi, avete indovinato. Sono i paesi che hanno boicottato la cerimonia per il proemio nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo, tenutasi l'altro giorno a Oslo.(http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/379004/). Se vi piace potete aggiungere anche Algeria e Sri Lanka che – villanzoni - non hanno neppure risposto all'invito del comitato Nobel, e anche l'Autorità Palestinese, che pur non essendo invitata perché non è uno stato ha espresso la sua solidarietà... alla Cina. Interessante, no? Quanto più dittatoriale un paese, tanto più si tiene lontano dal premio a un dissidente (naturalmente non dalla farsa dell'anno scorso, in cui fu premiato, con imprevidente preventività, l'inetto presidente americano Obama). E interessante anche l'accostamento fra ex comunisti e paesi islamici, non credete? Marx e Maometto uniti nella lotta... Da far brindare per la gioia i vari "Manifesti", "Liberazioni", "Unità" e via palestina cantando.

Ah, che stupido, mi sono dimenticato... a Oslo c'era un altro assente di rilievo, anche se non è un paese, ma un'organizzazione. Si chiama Onu, o diciamo il suo rappresentante per questi affari. Infatti Navy Pillay, alto commissario per i diritti umani dell'ONU, non poteva essere presente alla cerimonia del conferimento del Premio Nobel, dato che "per venerdì aveva già un impegno a Oslo con «chiara precedenza» sul Premio Nobel." (così Roberto Bellia, sul Foglio, ma guardate anche http://news.yahoo.com/s/afp/20101206/wl_asia_afp/nobelpeacechinaunrights_20101206201334). "Chiara precedenza", chissà se si riferisce a un segnale stradale  di stop, o allo shopping nei mercatini natalizi...

Ma voi mi chiederete: come, proprio quella Navy Pillay, il cerbero anzi il leone dei diritti umani, che non perde occasione per censurare Israele per le sue terribili violazioni, che si batte eroicamente per i dissidenti diciamo così, non proprio disarmati di Gaza, perde adesso l'occasione di festeggiare un dissidente vero, cui nessuno ha mai rimproverato altro se non la libera espressione del suo pensiero; lei che spesso prova ad aiutare la "prigione a cielo aperto di Gaza" non onora un prigioniero vero di un carcere vero? 

Eh già, proprio lei. Quelli che si battono davvero per i diritti umani non le interessano, niente precedenza per loro, né chiara né oscura. E' strano il mondo, non vi pare? Ma come, voi pensiate che c'entri col fatto che Cuba, Russia, Cina, Pakistan, Sri Lanka, Ucraina, Egitto, Filippine, ecc. fra gli stati boicottatori siano o siano stati di recenti membri proprio dell'illustrissimo consiglio dei diritti umani dell'Onu e che la buona Pillay dovrà chiedere loro un gradimento alla rielezione?  Non ditemi che pensate delle cose così maligne... E magari vi chiedete anche che ci fanno Cina, Egitto, Cuba, Pakistan e paesi analoghi nel consiglio dei diritti umani,  visto quel che combinano a casa loro coi dissidenti? Ma siete proprio un po' malandrini! A voi con pensieri così non daranno mai il Nobel, state sicuri. E se ve lo dessero, l'Onu farebbe bene a boicottarvi, santo e giusto com'è. Forse anche il povero  Liu Xiaobo, dal fondo del suo bel carcere popolare democratico e socialista si chiede queste cose. E perciò è giusto boicottarlo, malandrino anche lui.


Ugo Volli


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