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Corriere della Sera Rassegna Stampa
11.12.2010 Autoproclamazione: anche Prodi insieme a arabi e sudamericani
ha firmato un appello per chiedere misure forti contro Israele

Testata: Corriere della Sera
Data: 11 dicembre 2010
Pagina: 21
Autore: Francesco Battistini
Titolo: «Prodi e altri ex leader UE: riconoscere la Palestina, Gerusalemme est capitale»

Sul CORRIERE della SERA di oggi, 11/12/2010, a pag.21, con il titolo " Prodi e altri ex leader UE: riconoscere la Palestina, Gerusalemme est capitale", un pezzo del corrispondente da Gerusalemme Francesco Battistini.
Insieme a Prodi, ci sono Gonzales, von Weizsacher, Solana, tutti a firmare un appello che anche Battistini qualifica 'contro Israele'. Si vede che si trovano bene in compagnia dei dittatori sudamericani che spingono per questa decisione. Prodi č una vecchia conoscenza, la sinistra democristiana č sempre stata su posizioni antagoniste a Israele.
Ecco l'articolo:


Romano Prodi

GERUSALEMME — Lą dove non osano i leader, ci provano gli ex. L’indifferenza che ha accolto la decisione americana di rinunciare a imporre a Israele una moratoria delle colonie in Cisgiordania, un silenzio rotto solo da rituali proteste del segretario Onu e del capo della diplomazia Ue, provoca invece la reazione di chi su quel dossier ha lavorato, e s’č speso, per anni. Ventisei personalitą europee che nell’ultimo decennio hanno rivestito importanti incarichi — da Romano Prodi all’ex premier spagnolo Felipe Gonzįles, dall’ex rappresentante per la sicurezza Javier Solana all’ex presidente tedesco Richard von Weizsäcker — firmano un appello per chiedere a Bruxelles misure forti contro Israele. Un documento insolito. Le «pantere grigie» della diplomazia criticano il governo Netanyahu, che continuerą a disobbedire agli impegni internazionali e a costruire nei territori palestinesi occupati, ma soprattutto i governi Ue che a loro giudizio hanno sostenuto poco e male gli sforzi di Obama. «Serve un’azione rapida e drammatica»: i 26 veterani chiedono all’Europa di non rafforzare le relazioni con Israele, proponendo il riconoscimento d’uno Stato palestinese entro i confini del 1967, «con Gerusalemme capitale», secondo quanto hanno fatto di recente Argentina e Brasile. Molte diplomazie arabe e sudamericane spingono verso questa soluzione, gią prospettata dall’Autoritą palestinese: portare in sede Onu, magari gią in aprile, una proclamazione unilaterale del nuovo Stato. Il collasso dei colloqui sta aprendo la via a «nuove tattiche», come le ha definite il Dipartimento di Stato. Hillary Clinton ha ricevuto il capo dell’opposizione israeliana, Tzipi Livni. Č la prima volta che avviene, da quando Netanyahu č premier, e testimonia forse un’insofferenza sempre maggiore verso la leadership di Gerusalemme. Ma il vero segnale dell’atteggiamento Usa potrą venire dalla firma di Obama alla nuova fornitura di cacciabombardieri: un affare da tre miliardi, gią concordato, che secondo molti osservatori il presidente Usa potrebbe anche far saltare.

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