Girava da tempo la notizia che qualcuno stesse allestendo una nave corsara per "liberare" l'infelice popolo gaziano; ed ora son certo, perfino l'Ordine dei giornalisti italiano se ne rende responsabile e mi chiedo se tra la barbarica ciurma si trovi a suo perfetto agio il dottor Gad Exodus (il numero due, s'intende): ce ne vuole del fegato per classificare con quel nome quella cialtronesca accozzaglia di arditi ed esaltati sulla tolda di M.Marmara. Di certo ci sarà la mascotte, quella tal scodinzolante cagnolina aLano, mentre solo l'età avanzata tratterrà l'esimio professor Vattimo dal partecipare, ora impegnatissimo in Eurabia. Certo che 'sti ciurmajoli (sic!) questa volta se la vedranno con gli "squali del Mossad", che il servizio segreto israeliano va sguinzagliando impunemente intorno a quel sito ameno e mistico, dalle Sinistre tanto decantato, che ricade sotto il nome di mitica Gaza.
Ma dove si sono rintanati i nostri sinistri sàtiri e giullari, i nostri Vauro che riempiono con i loro strali salaci i loro "polli allo spiedo" . Nella dichiarazione del ras egiziano che incolpa il Mossad di allevare squali e inquinare, con la loro letale presenza, le coste di Sharm el Sheikh non ci sta neppura una battuta burlesca? Gad, Moni, allestite una trasmissione densa d'ironia, voi che siete tanto capaci nel "disossare" i vostri (ex) correligionari, con il forte contributo dei giornali arabi in lingua italiana. Vi manca il "fegato" del vignettista danese, forse?
L'altro giorno, dopo averlo letto e sottolineato, ho voluto regalare ad un mio nipote: "I racconti della Kolyma", di Varlam Salamov, accompagnando il regalo con queste parole: "Perché tu non giunga alla soglia dei settant'anni senza incontrare questo autore". E, cincischiando in libreria come soglio fare di solito, m'imbatto su "Visera", stesso autore. Lo apro e scopro l'introduzione di Roberto Saviano:
"Leggere Varlam Salamov mi ha cambiato la vita." Letta la sua prima frase, non son andato oltre e mi sono subito comprato il libro. Un invito ai lettori di I.C., in particolare agli "ipercritici "sinistri" di leggerlo, comunque tutti capiranno perché la partecipazione di Roberto Saviano alla manifestazione "Per Israele" del 7 ottobre, abbia mandato fuori di testa molti feticisti di sinistra.
Da parte mia, nel mio piccolo, come si suol dire, per i prossimi dodici mesi non regalerò altro che i seguenti titoli:
"Vita e destino" e "Tutto scorre" di Vasilij Grossman; "I racconti della Kolyma" e "Visera" di Varlam Salamov, tutti editi da Adelphi.
Sfidando la protesta di qualcuno per lettere troppo lunghe, permettetemi di citare Susanna Nirenstein che su "Repubblica" del 4 dic.2010 rivolgendosi all'intervistata, Cynthia Ozick, chiede: - "Però in molte università americane studenti e professori ebrei e israeliani vengono attaccati, boicottati. Un fenomeno anche europeo. Cos'è cambiato negli Usa, nel mondo?"
- "Purtroppo è così. Può essere utile ricordare che la prima delinquenza nazista non si manifestò solo nelle birrerie, ma soprattutto negli atenei, proprio con urla contro gli oratori, boicottaggi, violenza sugli ebrei. Negli anni '30 in Germania tutto ciò proveniva dalla destra. Ora dalla sinistra, dagli Idealisti, che fanno squadra con islamici violenti, spesso stranieri, mandati dai loro paesi a studiare, ma anche a provocare"....."Quant'è facile piangere gli ebrei morti! Di sabato si mettono corone alle lapidi, al lunedì si diffama Israele. La memoria diventa profanazione quando gli ebrei vivi vengono insultati, quando la legittimità di Israele viene attaccata, quando l'antisemitismo è mascherato da 'critica alle politiche israeliane'. Piangere gli ebrei assassinati incoraggiando un nuovo assassinio dei vivi: come dovremmo chiamare tutto ciò?"
Bruno Basso