Sarà anche una buona forma di introito per lo stato d'Israele il turismo gay ma la libertà di essere ciò che si vuol essere è altro. Io non la esalterei tanto soprattutto se Israele vuole avere un carattere ebraico. A me sembra sminuire ciò che l'Ebraismo può essere, ma già lo sviluppo dell'Ebraismo non credo sia nelle mani dello stato di Israele ma degli Ebrei della diaspora.
ariella adler
L'intento non era un elogio al Ministero del Turismo israeliani, ma far notare quanto Israele sia un paese moderno. In quanto ai compiti dello stato, noi prederiamo la soluzione laica, che non debba essere lo Stato a misurare se il livello di identità ebraica dei suoi cittadini è alto o basso, questo avviene negli stati teocratici, e Israele non lo è.
IC redazione